I sintomi della gravidanza a rischio variano in base alla causa, condizione di pericolo per il proseguimento della stessa, per madre o per figlio.

Una gravidanza si considera a rischio quando sono presenti condizioni per cui è in pericolo il proseguimento della gravidanza, per la donna e per il bambino in quanto vi sono, ad esempio, patologie materne preesistenti oppure patologie legate alla gravidanza stessa.

Tra le prime, ovvero patologie materne preesistenti, vi sono il diabete, malattie neurologiche come epilessie, tumori cerebrali, sclerosi multipla, malattie autoimmuni, ipertensione, patologie cardiache, patologie renali, patologie cardiache o infezioni.

Accanto a queste vi sono fattori di rischio che non si considerano, tuttavia, vere e proprie patologie. Si tratta di fibromi, utero bicorne, età inferiore a 20 anni e superiore a 40, peso inferiore a 45 kg, obesità, utero stresso, rilassamento dei muscoli pelvici, incontinenza cervicale e contatto con sostanze pericolose.

Infine, tra le patologie legate alla gravidanza stessa, vi sono l’ipertensione gravidica, la placenta previa, il diabete gestazionale, minaccia di aborto, preeclampsia ed eclampsia.

I sintomi di una gravidanza a rischio sono strettamente connessi alla patologia o al fattore di rischio che porta a stabilire che una gravidanza sia effettivamente a rischio, quindi essi variano da caso a caso, in base alla causa scatenante.

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ultimo aggiornamento: 6 Agosto 2020 12:26


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