Il periodo fertile è la finestra temporale nella quale può avvenire la fecondazione che porterà poi alla gravidanza. Esiste un modo per riuscire a calcolarlo?

Quante volte una donna desiderosa, insieme al proprio partner, di avere un bambino, si è ritrovata a chiedersi se esista “il periodo giusto” per poter provare ad avere un figlio? Nella donna le cellule riproduttive, o ovociti, vengono prodotte durante lo sviluppo degli organi genitali e alla nascita ogni donna possiede una riserva di gameti. Ogni mese, a partire dal menarca, vale a dire dalla prima mestruazione, questa riserva si riduce fino a terminare con la menopausa.

Ogni 28 giorni circa si ha il ciclo mestruale femminile, che serve a preparare la donna ad una possibile gravidanza. Questo può essere suddiviso in delle fasi: quella che precede l’ovulazione, in cui si ha lo sviluppo del follicolo e l’ovulazione vera e propria, che corrisponde al periodo in cui l’ovocita può essere fecondato, vale a dire ai giorni fertili.

Se la fecondazione non avviene si ha quindi la fase post-ovulatoria e la comparsa del flusso mestruale. Al termine della mestruazione questo ciclo ricomincia.

Quanto dura il periodo fertile e come fare per calcolarlo

La finestra di tempo in cui è possibile la fecondazione e quindi il concepimento corrisponde all’inizio dell’ovulazione. In un ciclo regolare, con comparsa di mestruazioni ogni 28 giorni, l’ovulazione ha inizio intorno al 14esimo giorno. Il periodo fertile ha inizio qualche giorno prima dell’ovulazione e dura per le 24 ore della fase ovulatoria vera e propria.

Test di gravidanza
Test di gravidanza

Tenendo traccia della durata media del proprio ciclo mestruale, è possibile, dunque, eseguire un calcolo del periodo fertile per identificare i giorni in cui è più probabile che avvenga l’ovulazione. Individuare questo periodo è utile se si è in cerca di una gravidanza o si vuole risalire alla data del concepimento.

In media bisogna tenere conto che la fase ovulatoria si verifica tra il 14esimo e il 15esimo giorno a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Il calcolo risulta affidabile nel caso di comparsa di ciclo mestruale regolare, mentre diventa più difficile stabilire correttamente l’ovulazione per i cicli non regolari.

Bisogna inoltre tenere conto che gli spermatozoi sono in grado di sopravvivere nel corpo della donna fino a quattro giorni, per cui anche i rapporti che precedono di qualche giorno l’ovulazione possono tradursi nel concepimento.

I sintomi del periodo fertile: ecco quali sono

I giorni fertili sono accompagnati anche da sintomi specifici che si può imparare a riconoscere. In particolare nel periodo che precede l’ovulazione si ha una maggiore produzione di muco da parte della cervice che può comportare perdite trasparenti.

Al contrario, la fase post-ovulatoria è caratterizzata da una produzione di muco più denso che tende poi man mano a scomparire.

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ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2020 13:24


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