Stimolare spesso la cacca del neonato potrebbe essere controproducente. Ecco alcune brevi informazioni per chiarirci le idee

La stitichezza dei neonati spesso si presume, quando diventano rossi e li vediamo sforzarsi senza riuscire a fare la cacca. In realtà in questi casi il bambino non soffre affatto: sta sperimentando il suo corpo per capire quali muscoli usare per evacuare.

La padronanza di questa funzione nei bambini si completa intorno ai tre anni. Ogni bambino comunque ha dei tempi diversi e occorre saper aspettare, aiutandolo con un’alimentazione sana ed adeguata e una regolare attività fisica.
Occorre sempre consultare il pediatra prima di somministrare medicine, supposte, clisteri o applicare pomate al bambino.

Le stimolazioni anali possono avviare cattive abitudini nei neonati e causare danni alla mucosa. Anche i clisteri posso avere delle controindicazioni: rischiano di creare dipendenza psicologica e di peggiorare la capacità del bambino di autoregolarsi. Contengono sostanze che comunque possono irritare, anche gravemente, l’intestino.

Ricordiamoci che la funzione intestinale dei neonati è collegata all’alimentazione della mamma che allatta. Dobbiamo prediligere cibi naturali e freschi, e se possibile biologici, evitando cibi precotti, preconfezionati, o industrialmente trattati con antiossidanti, nitriti, nitrati, fosfati e  solfati derivati. Non si dovrebbe, inoltre, mai  far ingerire nuovi alimenti al neonato durante lo svezzamento senza aver prima consultato il medico.

Per concludere, dobbiamo sempre ascoltare il parere del pediatra prima di decidere di stimolare la cacca del neonato; sarà lui a consigliarci le varie possibili sollecitazioni intestinali  e i tempi nei quali è possibile farne uso, evitando danni o lesioni ai nostri amati bambini.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2020 10:21


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