Nuove regole per la Naspi: obblighi digitali e controlli costanti: rischi di perdere se commetti un solo errore.
Le modifiche introdotte dal nuovo decreto legislativo impongono nuove regole per la NASPI, sussidio rivolto a chi perde il lavoro. Chi percepisce l’indennità deve dimostrare un impegno costante verso il reinserimento professionale, pena la decadenza immediata del beneficio. Un solo errore e l’erogazione salta definitivamente: cosa c’è da sapere al riguardo.
Naspi, i nuovi obblighi digitali e il ruolo attivo del disoccupato
Per quel che concerne la Naspi, assumono particolare importanza gli adempimenti digitali, al fine di mantenere il sussidio in essere.
In primis, bisogna attuare la registrazione alla piattaforma SIISL, punto di accesso ai servizi di inclusione sociale e lavorativa.
Una volta iscritti, gli utenti devono compilare un Curriculum Vitae digitale aggiornato e sottoscrivere il Patto di attivazione, documento che certifica la disponibilità a partecipare a percorsi di formazione, orientamento e reinserimento.

L’INPS ha rafforzato i sistemi di monitoraggio, introducendo controlli più veloci ed automatizzati che rilevano ritardi, omissioni e mancate conferme.
Basta un accesso tardivo, un CV non aggiornato o la mancata partecipazione ad una convocazione online per incorrere in sanzioni che vanno dalla riduzione dell’assegno fino alla perdita totale dello stesso.
Le offerte di lavoro congrue e il rischio di decadenza immediata
La parte più delicata delle nuove regole riguarda la gestione delle offerte di lavoro giudicate idonee. Il legislatore ha stabilito che il primo rifiuto di un’offerta congrua comporta la decadenza dalla Naspi.
Per essere ritenuta tale, la proposta deve appartenere allo stesso settore o ad uno affine, prevedere mansioni compatibili, garantire una retribuzione almeno pari a quella del precedente impiego e situarsi entro un raggio di venti chilometri dalla residenza o dal luogo di lavoro abituale.
Quando l’offerta non rispetta tutti i criteri, ma è comunque ritenuta accettabile, la legge concede due rifiuti; al terzo scatta comunque la sospensione o l’interruzione definitiva del sostegno.
Accanto agli obblighi lavorativi, restano vincolanti anche le comunicazioni relative a nuovi redditi o rapporti di lavoro. Non dichiararli – in modo tempestivo – può, infatti, essere considerata una grave omissione.