In coincidenza con l’emergere dei primi dentini, i piccoli tendono a dare dei morsi molto dolorosi al seno della madre: tutti i modi per “difendersi”
L’allattamento è forse il momento in cui mamma e bambino condividono le esperienze più profonde. Un momento significativo, in cui la donna nutre il suo piccolo, profondamente tenero e ricco di significato. Non sono però tutte rose e fiori. Soprattutto quando il bimbo comincia a mettere i dentini, allora sono dolori. Nel senso letterale del termine.
La dentizione generalmente prende il via intorno ai sei mesi, ma in diversi casi intorno ai quattro, o addirittura ai tre mesi, ci sono dei piccoli che cominciano a cacciar fuori i loro dentini. Molto spesso si verifica che, proprio in coincidenza dello spuntare dei primi denti, iniziano i morsi al seno della mamma durante la poppata. In genere si tratta soltanto di “prendere le misure”: una volta appreso il meccanismo corretto di suzione, i morsi spariscono. In qualche caso, però, la dolorosa abitudine continua e per i capezzoli della mamma è una autentica tortura.
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Ma perché i piccoli mordono il seno della mamma? Anche prima che i dentini siano spuntati fuori, le gengive tendono ad essere gonfie e infiammate. Il bambino, per un meccanismo naturale, tende a mordere qualsiasi cosa gli capiti a tiro: è una modalità innata per alleviare il dolore. I morsetti, inoltre, possono anche fungere da “campanellino” per richiamare l’attenzione della mamma, magari per invitarla a cambiar seno.
Generalmente i morsi arrivano a fine poppata, dopo che la necessità dello sfamarsi è stata soddisfatta. La mamma, dunque, deve rassegnarsi a subire passivamente gli “assalti” a suon di morsi del piccolo oppure può cautelarsi in qualche maniera? Soprattutto allo spuntare dei primi dentini, diventa fondamentale la posizione assunta dal bimbo durante l’allattamento. Il piccolo deve essere quanto mai comodo, sentirsi al sicuro, cinto dall’abbraccio materno. Quando il ritmo della suzione si attenua, il bimbo comincia a guardare altrove e a distrarsi, è il momento di cambiare seno o di spostare l’attenzione su altro.
Importante, in ogni caso, essere pazienti ed evitare grida di dolore che possano spaventare il piccolo: in alcune circostanze, addirittura, il trauma potrebbe essere così forte da segnare la fine dell’allattamento. Un’altra fase delicata è quella in cui si prova a staccare il piccolo dal capezzolo: un piccolo trucco è quello di inserire delicatamente un dito dentro la sua bocca per separarla dal seno. Niente movimenti bruschi, solo tanta dolcezza, magari provando a far capire al cucciolo che se morde fa male alla sua mamma.