Legge 104: un dettaglio può costare caro, aumentano i controlli e i margini d’errore si assottigliano. Cosa cambia.
Con i nuovi dei controlli e i cambiamenti attuati di recente, cambiano una serie di impostazioni concernenti la Legge 104. Basta compiere uno specifico errore, per inficiare tutto e perdere il beneficio. Scopriamo cosa cambia e a cosa prestare attenzione.
Legge 104, cambia tutto: attenzione a un errore che compromette tutto
I permessi retribuiti concessi ai lavoratori per assistere un familiare con disabilità grave rappresentano uno degli strumenti più importanti messi a disposizione dalla Legge 104.
La fruizione di tali giorni di assenza dal lavoro – però – è oggetto di verifiche più serrate da parte dell’INPS, che incrocia i dati dichiarati con altre fonti in modo da individuare eventuali discrepanze. Ogni giornata di permesso deve essere, dunque, giustificata da attività di assistenza diretta e concreta; l’utilizzo per fini personali o non pertinenti può configurare una situazione di abuso.

Una violazione può prevedere la restituzione delle somme percepite indebitamente e l’eventuale apertura di procedimenti penali per truffa ai danni dello Stato. È quindi essenziale agire con la massima trasparenza e attenersi rigidamente alle finalità per cui il permesso è stato concesso.
Gli aggiornamenti relativi alla documentazione necessaria
Un altro punto da tenere in considerazione è la corretta produzione della documentazione sanitaria e amministrativa.
Certificazioni incomplete, scadute e compilate in maniera errata, infatti, possono avere come risultato il rigetto della domanda e la perdita di diritti già riconosciuti.
Anche in fase di rinnovo, eventuali omissioni ed imprecisioni possono rivelarsi fatali. In questi casi, è importante farsi assistere da un consulente previdenziale o, in alternativa, da associazioni specializzate.
In tal modo, dunque, si evita di commettere errori e si porta avanti correttamente l’iter. Il consiglio, dunque, è quello di restare sempre informati sulle novità apportate alla legge in oggetti, in modo da non incappare in errori e perdita, infine, dell’assegno.