Gucci accusato di razzismo per colpa del maglione nero con bocca rossa che ricorda la blackface. Ecco tutti i dettagli della polemica.

Tanti, troppi i casi di marchi di moda accusati di razzismo negli ultimi tempi. Anche Gucci è finito nel ciclone per colpa di un maglione della collezione autunno/inverno 2018 che inneggia al razzismo. Il pullover in questione è nero, a collo alto e con bocca rossa traforata, che svela le labbra di chi lo indossa. Un maglione che ricorda la blackface, lo stile di make up teatrale del 19esimo secolo utilizzato da attori bianchi per interpretare e deridere le persone di colore.

Gucci Blackface: cosa è successo?

Il tutto è nato quando un utente di Twitter, di nome Rashida, ha postato un’immagine del maglione incriminato accompagnandolo dal commento accusatorio “Balaclava knit top by Gucci. Happy Black History Month y’all”.

Infatti, febbraio è il mese della storia dei neri, una ricorrenza tipica di America e Canada, che fa riferimento alla diaspora africana. Nel giro di pochi minuti, il tweet è stato riproposto, condiviso e commentato da migliaia di utenti che hanno condotto Gucci nell’occhio del ciclone.

Gucci Blackface
Fonte foto:https://www.instagram.com/p/BtlolIdlHTS/

Le scuse della Maison

Alessandro Michele, direttore creativo della Maison italiana, ha immediatamente ritirato il prodotto dal mercato e postato un comunicato stampa di scuse proprio su Twitter.

“Gucci si scusa profondamente per le offese recate dal maglione balaclava di lana. Confermiamo che il prodotto è stato rimosso dai nostri negozi online e da quelli fisici. Consideriamo la diversità un valore fondamentale che deve essere completamente sostenuto, rispettato e messo all’origine di ogni decisione che prendiamo. Siamo pienamente impegnati a incrementare la diversità nella nostra azienda e a trasformare questo incidente in un potente insegnamento per tutto il team di Gucci”.

Ecco il tweet originale sull’account Gucci:

Brand e razzismo: cosa sta succedendo?

Recentemente sempre più fashion brand subiscono accuse di razzismo. Clamoroso il caso di Dolce & Gabbana, che ha lanciato una pubblicità sfoggiando vari stereotipi cinesi e per di più sessisti. Di H&M, con il bambino di colore con la felpa con scritta “the coolest monkey”. E di Prada, con la sua scimmietta Otto della collezione Pradamalia, anche questa, secondo alcuni, legata alla blackface.

Ma le accuse sono fondate? I brand devono davvero chiedere scusa e ritirare il prodotto dal mercato? Oppure devono spiegare l’idea alla base della creazione di un capo di abbigliamento o un accessorio?

Fonte foto: https://www.instagram.com/p/BtlolIdlHTS/

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ultimo aggiornamento: 13 Febbraio 2019 18:07


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