Obiettivo della Giornata Mondiale del Prematuro è dar voce ai piccoli pazienti ed alle loro famiglie: molte le iniziative per informare e sensibilizzare la popolazione sul grave e crescente problema del parto prematuro

“L’assistenza neonatale italiana ha raggiunto livelli qualitativi non inferiori a quelli di altri Paesi europei e Oltreoceano. Resta, invece, il problema delle diseguaglianze regionali”. Sono queste le parole del Presidente della SIN, Società Italiana di Neonatologia, Costantino Romagnoli che, in occasione di questa Giornata Mondiale, fa il punto sull’attuale situazione assistenziale nel nostro Paese relativamente al parto prematuro.

Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro, ogni anno circa 13 milioni di bambini nascono troppo presto. In Europa si calcola che il 6-7% delle nascite avvenga con un parto prematuro, ma sembra che migliori anche la loro sopravvivenza.

Secondo gli standard internazionali si definisce prematuro un neonato che è nato prima della 37sima settimana di gestazione e con un peso inferiore ai 2 chili e mezzo.

Gli ultimi dati sono stati presentati in occasione della Giornata Mondiale del bambino prematuro dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN). In Italia, nel 2012, sono nati 534.186 bambini, di questi il 7,2 % sono prematuri, l’1% ha un peso inferiore a 1.500 grammi ed il 6,2% tra 1.500 e 2.500 grammi. La Sardegna è la regione italiana nella quale nascono più prematuri (il 7,7% di quelli nazionali), mentre Molise e marche le regioni con il più basso tasso di parti prematuri. Grazie al miglioramento dell’assistenza neonatale e della diffusione delle Terapie Intensive Neonatali, oggi stimiamo che il 98,2% dei nati prematuri non ha problemi nè complicazioni.

Tra le cause di un parto prematuro: gli stili di vita delle mamme, la patologia della gravidanza (ipertensione, patologie alimentari, infezioni), l’aumento dell’età media delle gestanti e l’aumento delle gravidanze medicalmente assistite.

Per migliorare la qualità dell’assistenza ai neonati prematuri, la SIN ha realizzato il Neonatal Network, un database nazionale, piattaforma operativa per i Centri nascita di tutta Italia, che permetterà ad ogni Centro neonatologico italiano di disporre di dati, informazioni e casi clinici, nonché notizie ostetrico-perinatali e problematiche neonatali.

Il database è fondamentale per migliorare l’assistenza e consentire agli operatori sanitari di disporre di tutti i dati necessari alla cura ed eventuali terapie sui nati pretermine. Questi bambini, infatti, se non curati adeguatamente, hanno maggiori possibilità di altri di sviluppare patologie.

 

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 17 Novembre 2014 15:01


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