Il ministero della Salute dovrà versare un assegno bimestrale, per tutta la vita, a un bimbo affetto da autismo, a cui nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline.

“Una decisione incredibile”. Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’Università di Firenze e massimo studioso di vaccini che fa parte del gruppo tecnico di esperti di questa materia dell’Oms europea, rimane quasi senza parole di fronte alla sentenza di Milano che ha stabilito che il Ministero della Salute debba versare un assegno bimestrale, per tutta la vita, a un bimbo affetto da autismo a seguito di un vaccino.

“Questo verdetto mette in correlazione la presenza di mercurio con l’autismo, cosa che nessuno aveva praticamente mai fatto prima d’ora -dice il dottor Bonanni-. In quei casi finiva sotto accusa il cosiddetto vaccino ‘trivalente’, quello contro il morbillo la parotite e la rosolia. Si partiva dal presupposto che quel prodotto determina un danno all’intestino dal quale deriva il mal assorbimento di alcuni componenti essenziali per lo sviluppo di una corretta funzionalità del sistema nervoso. Una cosa che scientificamente non esiste”.

Per quel che riguarda i vaccini sui bambini, a lungo si è parlato del problema del mercurio nei vaccini.

“La questione è stata tirata fuori alcuni anni fa da un’agenzia di protezione dell’ambiente statunitense -continua lo specialista-. Si spiegò che se un bambino faceva contemporaneamente tutti i vaccini avrebbe superato le soglie di cautela previste per questa sostanza. Non è mai stato provato alcun danno dovuto alla somministrazione del vaccino ma il mercurio è stato tolto comunque”.

Molto spesso però quando si parla di danni da vaccini si tira spesso in ballo l’autismo.

“Si tratta di una malattia le cui cause sono in parte sconosciute -conclude Bonanni.. Studi recenti rivelano che sarebbe legato a delle alterazioni della corteccia cerebrale precedenti alla nascita”.

Il bambino in questione ha nove anni e l’autismo gli è stato diagnosticato nel 2010. I suoi genitori avevano presentato nel 2011 richiesta di indennizzo al ministero, respinta.

“Dalla sentenza, dello scorso 23 settembre, sono passati i 60 giorni entro cui il ministero avrebbe potuto presentare ricorso in appello e non ci risulta lo abbia fatto – dice Alessandro Genovesi, avvocato del bambino – la sentenza è passata in giudicato”.

Il bambino riceverà un assegno bimestrale il cui importo sarà calcolato a partire da una base di 1.683 euro, più un indennizzo una tantum.

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ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2014 11:51


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