Lo Xanax cura disturbi psicosomatici che portano ad ansia, tensione e attacchi di panico. Uso e dosaggio in gravidanza devono essere indicati dal medico.

Lo Xanax è un farmaco indicato per disturbi somatici o psichiatrici associati ad ansia e tensione, attacchi di panico, agorafobia.

Il suo utilizzo in gravidanza, come quello della maggioranza dei farmaci, deve essere assolutamente condiviso con il proprio medico che lo prescriverà se necessario e al dosaggio ritenuto più consono. Tuttavia, i suoi componenti, le benzodizepine, sono controindicati nel primo trimestre di gravidanza.

I risultati degli studi condotti sull’insorgenza di problematiche post-natali dovute alla somministrazione di Xanax nella madre durante la gravidanza non sono omogenei, ma è stato dimostrato che l’uso del farmaco nei primi tre mesi di gravidanza abbia aumentato il rischio di schisi orale, mentre l’uso di dosi elevate nel secondo e terzo trimestre ha comportato la diminuzione dei movimenti fetali e un ritmo cardiaco variabile.

Inoltre, la somministrazione del farmaco nell’ultimo periodo della gravidanza può portare ipotonia assiale, problemi di suzione che possono durare anche diverse settimane. Inoltre, se le dosi somministrate sono elevate possono insorgere depressione respiratoria, apnea, ipotermia nel neonato.

È quindi di vitale importanza rispettare le indicazioni mediche riguardo la somministrazione del farmaco, tempo della terapia e dosaggio che comunque dovrà essere mantenuto basso, pur essendo a discrezione del medico curante.

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2020 11:10


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