Couperose, cos’è e alcuni modi per combatterla

La couperose colpisce diverse donne superata la soglia dei trentanni. Spesso sono arrossamenti de volto che possono portare bruciore o prurito.

In gergo tecnico si chiama couperose, si tratta semplicemente di alcuni inestetismi della pelle che tendono ad arrossarla. Secondo alcuni studi sembra, inoltre, che a soffrirne siano per la maggioranza le donne, superate i trent’anni. Ma niente paura perché non si tratta di una malattia, bensì solo di un disturbo che spesso si presenta sul volto sotto forma di bruciore.

Couperose: cos’è e quali sono le cause

Letteralmente couperose vuol dire arrossamento e deriva dal latino. Infatti si tratta proprio di un’infiammazione, spesso legata al volto, che può portare prurito o bruciore. Qual è la causa? Secondo gli studiosi è una lesione cutanea spesso dovuta alla fragilità dei capillari. Questo, inoltre, comporta la fuoriuscita di macchie e venature, per lo più rossastre, che interessano la zona delle guance, zigomi e intorno al naso.

La causa della couperose, inoltre, è dovuta a molteplici fattori: a una predisposizione genetica o a delle disfunzioni ormonali. Ma non è tutto perché l’arrossamento della pelle può essere dovuto anche all’eccessivo consumo di alcool o alla carenza di vitamine. Bisogna, inoltre, far attenzione anche all’alimentazione, che gioca un ruolo chiave e importante.

Quali sono i rimedi per la couperose?

Come si cura la couperose? Si tratta, in realtà, di trattamenti estetici e ovviamente è sempre buona regola consultare un medico, prima di fare qualsiasi cosa.

Oltre ai rimedi farmaceutici ed estetici, inoltre, ci sono anche i rimedi naturali. Molto importante è la camomilla che può essere un buon alleato e ha un effetto lenitivo, oltre che antinfiammatorio.

La prevenzione in questi casi è fondamentale e proprio per questo motivo bisogna fare molta attenzione all’alimentazione e al consumo di alcool che dovrebbe essere ridotto drasticamente.

La pelle, inoltre, non dovrebbe essere esposta al sole, senza un’adeguata protezione e bisognerà evitare anche il contatto con il freddo.

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