Vai al contenuto

Cosa significa vibe coding, quando si usa e che pericoli nasconde

Donna con occhiali al computer

Cosa significa vibe coding? Tutti lo possono utilizzare, ma pochi sono in grado di gestirlo nel modo corretto.

Da qualche tempo a questa parte, si fa un gran parlare di vibe coding, tanto che qualcuno lo definisce un programmatore a costo zero, ma è davvero questa la realtà dei fatti? Scopriamo cosa significa, quando si usa e perché potrebbe essere pericoloso.

  • Origine: dall’inglese;
  • Quando si usa: per indicare l’utilizzo di IA generativa per la programmazione;
  • Lingua: inglese;
  • Diffusione: globale.

Cosa significa vibe coding e quando si usa

Con l’avvento dell’intelligenza artificiale sono entrate nel nostro vocabolario nuove parole, tra cui vibe coding. Coniato da Andrej Karpathy, ingegnere informatico co-fondatore di OpenAI, questo termine è stato eletto dal dizionario Collins come sostantivo dell’anno. Ma, cosa significa? La traduzione letterale in italiano, ossia “programmare a vibrazioni”, non è di grande aiuto, tuttavia aiuta a comprendere il campo di riferimento.

Ci troviamo, infatti, nel settore dell’IA generativa. Nello specifico, vibe coding è un software che consente di creare programmi da zero, applicazioni comprese, e risolvere bug o implementare le funzioni, il tutto senza essere necessariamente programmatori esperti o appassionati.

In altre parole, invece di conoscere nel dettaglio i linguaggi e gli strumenti di programmazione, quanti lo utilizzano chiedono all’intelligenza artificiale di realizzare il tutto, risolvendo pure eventuali problemi o creando strumenti aggiuntivi.

scrivere al computer pc

Perché il vibe coding può essere pericoloso?

Il vibe coding non fa altro che trasformare una richiesta vocale in codice, così da creare applicazioni più o meno complesse e siti web. Parliamo, ad esempio, di Cursor, Windsurf o Google Antigravity, software che offrono un integrated development environment (IDE) tramite cui l’utente può accedere a modelli differenti e gestire le IA come se fossero veri e propri programmatori professionisti.

Un passo in avanti enorme, che però nasconde diverse insidie. Se il vibe coding viene usato da esperti del settore non c’è alcun problema, ma cosa accade se viene gestito da persone senza competenze specifiche? Innanzitutto, si rischiano errori, come l’introduzione di bug nuovi o la scrittura di codici del tutto diversi da quelli che servirebbero nella realtà. In altre parole, all’intelligenza artificiale mancano sia il pensiero laterale di un buon programmatore che un pizzico di creatività.

Altro grande, grandissimo pericolo è la sicurezza dei dati sensibili. Basta una piccola disattenzione e si rischia il caos. Quindi, al momento, il vibe coding senza la supervisione di un esperto può essere pericoloso.

Riproduzione riservata © 2025 - DG

ultimo aggiornamento: 5 Dicembre 2025 15:39

Frasi Sfera Ebbasta: quali sono le citazioni che i fan amano di più