Il biglietto da visita delle case di moda

Ogni brand deve essere riconoscibile, e proporre ogni anno collezioni che la gente ricordi anche dopo tanto tempo. Per questo, dopo le sfilate in passerella, permettono ai possibili compratori di vedere i modelli anche su carta oppure online. Questo è il lookbook: un album fotografico che mostra una collezione o il lavoro di un fotografo o stilista. In altri casi, può essere la modella stessa a fornire un suo lookbook per farsi assumere. E oggi, ogni fashion blogger che si rispetti ne ha uno: il suo diario fashion personale per restare sempre al passo.

Dalla carta al mondo del web

Quello del lookbook è un concetto che nasce per aiutare le aziende di moda a farsi pubblicità. Può sponsorizzare uno stile ben preciso, la linea più in voga del momento, o magari più varianti dello stesso capo. Con questa raccolta d’immagini l’azienda si racconta ai clienti, in alcuni casi ripercorrendo la sua intera storia. Il lookbook inoltre può fare da tramite tra la casa di moda e il compratore, passando attraverso rivenditori e agenti. Quello cartaceo è ancora il più diffuso, ma ormai è indispensabile averne uno anche virtuale. E non un semplice PDF, bensì un prodotto multimediale e interattivo.

Storytelling e fotoritocco nei lookbook di oggi

Fare marketing al giorno d’oggi significa raccontare una storia, e lo si può fare anche con le immagini. Una buona campagna fotografica suscita un’emozione, o spinge a immedesimarsi. Ma sappiamo che molte case di moda si rifugiano nel fotoritocco, pubblicando foto di modelle dalla pelle perfetta. Si chiama airbrushing, una tecnica che consiste nell’uniformare il colore per rimuovere le imperfezioni. Eppure ci sono aziende, come la britannica Debenhams, che si rifiutano di modificare le immagini dando vita a lookbook assolutamente autentici. Vedere (anzi, cliccare) per credere!

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ultimo aggiornamento: 14 Luglio 2021 10:04


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