Le fake news sul coronavirus sono davvero molte: dai posti di blocco ai kit per poter uscire di casa. Vediamo insieme quali sono e come riconoscerle!

Il problema COVID-19 ha risvegliato anche una piaga che sembra si stia diffondendo alla velocità del virus stesso… le fake news sul coronavirus! Sul web e su WhatsApp girano indisturbate notizie, o informazioni, false e prive di fondamento, volte soltanto a spaventare o allarmare chi le riceve.

Come purtroppo è accaduto all’inizio del problema, quando su Facebook e Instagram erano usciti parecchi post falsi riguardo contagi o metodi di contenimento, le cose non si sono certe fermate. Ecco alcune bufale da sfatare.

Fake news sul coronavirus su WhatsApp e social: le bufale da sfatare

• Partiamo dalla fake news sul coronavirus da sfatare per prima che circola su Whatsapp, cioè che la Vitamina C non è una cura per il virus. Questa bufala è stata rilanciata sui social, ma è stata smentita, ovviamente, dagli esperti.

• Un’altra bufala che girava su WhatsApp era quella che un elicottero sarebbe passato sopra il nostro paese per sanificare il territorio. Niente di più falso.

Fake news
Fake news

• Poi ancora: sull’asfalto il virus può sopravvivere per 9 giorni, e che quindi può attaccarsi alle nostre scarpe se usciamo, è una bufala, anche se Walter Ricciardi dell’OMS ha ribadito, in una sua ospitata a Live – Non è la d’Urso, che quando si esce e si torna a casa è necessario spogliarsi e mettere gli indumenti in un luogo sicuro, e poi lavarsi le mani.

• La notizia che Cristiano Ronaldo trasformasse i suoi hotel in Portogallo, rilanciata da molti giornali, è falsa.

• Qualche vostro amico potrebbe mandarvi un messaggio che recita: “Il dipartimento della protezione civile, in collaborazione col governo ha deliberato che il 15 marzo se l’epidemia non è stata contenuta verrá dichiarato il biocontenimento BSL-4. Il più alto che prevede protocolli di contenimento estremamente stringenti.

Se l’oms dichiara la pandemia significa che il mondo si fermerà completamente per 21 giorni. Borsa, parlamenti, scuole, aeroporti, treni, uffici, attività commerciali.. tutto. Solo un membro per ogni nucleo famigliare sarà dotato del kit necessario per recarsi ai checkpoint militari approntati per i rifornimenti necessari. Nessun’altra potrà lasciare la quarantena domiciliare, malato o sano, grave o no. Dopo 21 giorni sapremo che il virus è sconfitto ma faremo la conta di un isolamento così rigido. DOBBIAMO RESTARE A CASA!!! #CONDIVIDETE

Leggendolo poco attentamente potrebbe sembrare una notizia vera, ma dopo un’analisi più dettagliata emergono termini come kit per recarsi a check point e questo dovrebbe far riflettere. Ora, è assolutamente vero che ci sono regole da rispettare, e che è consigliato spostarsi il meno possibile dalle proprie abitazioni, ma non va assolutamente bene che dei buontemponi veicolino queste fake news.

• Sempre per restare in tema posti di blocco, il Viminale ha voluto smentire, con un post su Twitter una notizia falsa che riguarda fantomatici posti di blocco, con annessa denuncia, per chi dovesse uscire di casa senza motivi di lavoro, sanitari o lavorativi.

• Un’altra fake news afferma che il coronavirus può essere debellato bevendo bevande calde, brodini o acqua e limone. Altri dicono che il virus non sopravvive a più di 26/27 gradi. Fosse così facile il problema sarebbe già risolto.

• Una notizia falsa, parecchio brutta, è legata all’ospedale Niguarda di Milano. Basandosi su una presunta dichiarazione di un anestesista, c’è chi ha affermato che, a causa della situazione drammatica legata al virus, i medici siano costretti a fare una selezione accurata di chi salvare o chi no. Insomma, pare che i giovani possano essere curati, mentre le persone più anziane no. L’ospedale stesso ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per smentire. Ricordiamo che è necessario seguire le semplici regole per evitare i contagi emesse dal Ministero della Salute.

Come riconoscere le fake news

• Affidatevi sempre e solo a fonti certe (nel caso del COVID-19 potete trovare tutto sui siti del Ministero della Salute o degli Interni).

• Spesso nei testi ci sono svariati errori di ortografia e lessicali. Poi alcuni termini possono risultare troppo al di fuori del contesto in cui sono scritti.

• Prima di ripostare la notizia, verificate su Google la veridicità e approfondite. Se nessun altro sito riporta la notizia è molto probabile sia falsa!

• Controllate la data di pubblicazione di un articolo, potrebbe essere una notizia vecchia.

• Alcuni siti pubblicano appositamente notizie satiriche per far divertire, ne è un esempio Lercio.it. Ovviamente non sono vere.

Facebook e Instagram combattono le fake news sul coronavirus

Per combattere queste, e molte altre fake news che da tempo compaiono sui social, Facebook ed Instagram hanno lanciato una campagna per combattere la loro diffusione. Sono già state contattate delle aziende di fact-checking che stanno lavorando alacremente per catalogare tutte le notizie che circolano su queste piattaforme. Nel caso risultassero false, queste verranno automaticamente rimosse.

In particolar modo l’algoritmo di Instagram limiterà notevolmente la diffusione dei post contenenti alcuni hashtag precisi relativi al coronavirus.

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DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2020 16:05


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