Come si sono formati i laghi? Vediamo la loro origine, la classificazione e quali sono quelli più estesi del territorio italiano.

L’Italia è ricca di laghi, alcuni molto conosciuti e altri un po’ meno. Dal famoso e pluri raccontato Lago di Como passando per il Trasimeno e il semi sconosciuto Caccamo: sono davvero tante le acque dolci presenti sul territorio italiano. Scopriamo come si sono formati i laghi e qual è la classificazione.

Come si sono formati i laghi?

Le origini dei laghi non sono così difficili da rintracciare. Innanzitutto, chiariamo che si tratta di distese di acqua ferma, in maggioranza dolce, comprese entro la linea di costa e raccolte nelle cavità terrestri. Generalmente, la loro barimetria varia da 1 a 2000 metri, mentre l’estensione va da pochi ettari a migliaia di chilometri quadrati. In Italia, è bene sottolinearlo fin da subito, non ci sono laghi molto estesi e la maggior parte sono situati al Nord. Per spiegare al meglio l’origine dei laghi è necessario classificarli:

  • laghi tettonici: occupano il fondo di una fossa tettonica o di una sinclinale (piega concava verso l’alto). I 15 laghi più estesi al mondo sono tutti di origine tettonica;
  • laghi vulcanici: occupano crateri o caldere di antichi edifici vulcanici ormai spenti;
  • laghi accidentali originati da movimenti franosi o da terremoti: i primi nascono a causa di uno sbarramento delle valli causato da materiale franoso, mentre i secondi per via di eventi sismici;
  • laghi glaciali: occupano conche scavate dall’erosione di ghiacciai;
  • laghi artificiali: nascono in seguito ad opere umane, come le dighe o le chiuse;
  • laghi di sbarramento o costieri: sorgono quando la sabbia impedisce alle acque del fiume di riversarsi in mare. Si trovano parallelamente alla costa e hanno forma allungata;
  • laghi alluvionali: si formano a seguito dello spostamento naturale di alcuni corsi d’acqua, che hanno lasciato i sedimenti per la formazione di laghi.

In base ai tipi di laghi, come avrete facilmente intuito, si comprendono le relative origini. Un lago di sbarramento, ad esempio, nasce per opera di dune di spiaggia che bloccano i corsi d’acqua. Un lago tettonico, invece, si forma in seguito a movimenti profondi della crosta terrestre che, spostandosi, determina l’aprirsi di un bacino.

Quali sono i laghi italiani più grandi?

Dopo aver visto come si sono formati i laghi, diamo uno sguardo a qualche nome nostrano che tutti dovremmo conoscere. Come abbiamo già sottolineato, la maggior parte dei bacini di acqua ferma si trova al Nord Italia. I dieci laghi nostrani più grandi sono:

  • Lago di Garda: più grande bacino d’Italia, è di origine glaciale e ha un’estensione di 370 chilometri quadrati. Bagna Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto;
  • Lago Maggiore: ha una superficie di 212 chilometri quadrati (la parte italiana è di circa 170 km), ha origine glaciale e si trova nel mezzo di Piemonte, Lombardia e Svizzera;
  • Lago di Como: si estende per 146 chilometri quadrati ed è il più profondo fra i laghi italiani, oltre 400 metri. Ha origine glaciale e si trova interamente in Lombardia;
  • Lago Trasimeno: si estende per 128 km, è di origine alluvionale e tettonica e si trova in Umbria;
  • Lago di Bolsena: di origine vulcanica, si trova nel Lazio e ha una estensione di 114 km;
  • Lago di Iseo: di origine glaciale, si estende per 65 km e si trova interamente in Lombardia;
  • Lago di Varano: 60 km, è il più grande dell’Italia meridionale e si trova in Puglia, sulla costa nord del Gargano;
  • Lago di Bracciano: ampio 57 km, è di origine vulcanica e tettonica e si trova nel Lazio;
  • Lago di Lesina: 51,4km, si trova in Puglia, al nord del Gargano;
  • Lago di Lugano: per un terzo della sua estensione, pari a 18 km, si trova in Italia. La parte restante, invece, scorre in Svizzera.

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2022 11:40


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