C’è chi lo ama, e c’è chi lo odia, ma il tartufo è un prodotto della terra molto pregiato, che spesso può costare anche cifre astronomiche. Vista la sua alta aromaticità, ne basta anche un piccolo pezzo per profumare pasta, bruschette, o frittate gustose. Ecco come conservarlo.

Il tartufo si può trovare in natura in due principali differenti tipologie: il tartufo bianco e il tartufo nero. Il secondo si conserva più a lungo, mentre il primo ha una deperibilità più elevata. Va sottolineato però che, tanto in un caso che nell’altro, il consiglio è di mangiarli subito appena comprati.

Se però si ha un tartufo bianco che non si intende consumare subito, c’è un modo di conservarlo in frigo senza che perda le sue qualità organolettiche. Lo si deve avvolgere in un pezzo di carta assorbente, e poi si deve mettere in un barattolo di vetro ben chiuso. La carta deve essere cambiata ogni volta che appare umida, anche una volta al giorno.

Il tartufo bianco così conservato deve però essere consumato in capo a quattro, massimo cinque, giorni.

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ultimo aggiornamento: 17 Settembre 2020 11:00


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