Scopriamo la storia di Sergio Rubini, volto di punta del cinema italiano. Dalle origini al successo sul grande schermo e… in amore!
Sergio Rubini, attore, regista e sceneggiatore: questo è il primo identikit ma non basta a descrivere l’immenso talento dell’artista. Cerchiamo di capire di più attraverso la sua biografia, passando per una vita privata sempre sotto i riflettori: dal cinema all’amore, passando anche dal Festival di Sanremo, tutto quello che c’è da sapere sul suo conto.
Sergio Rubini, chi è: biografia e carriera
Sergio Giuseppe Rubini è nato a Grumo Appula (in provincia di Bari), il 21 dicembre 1959. Il suo segno zodiacale è il Sagittario, ed è figlio di un capostazione e di una maestra di scuola elementare, entrambi originari di Gravina in Puglia.
Rubini ha concluso gli studi scientifici al Federico II di Altamura, per iscriversi all’Accademia nazionale di Arte Drammatica di Roma, nel 1978 (che però abbandonerà due anni dopo). È nella Capitale che ha deciso di vivere e inseguire il suo grande sogno.
Il suo esordio sul grande schermo avverrà nel 1985, dopo alcune esperienze radiofoniche, con il film Figlio mio infinitamente caro, e da lì comincerà una carriera immensa sia come attore che come regista.
Nel nel 1987 debutta con Intervista di Fellini, interpretando il giovane maestro, e nello stesso anno ottiene il primo ruolo da protagonista ne Il grande Blek. La svolta arriva con l’incontro con Umberto Marino, da cui nasce La stazione (1990), suo esordio alla regia e premio come miglior film alla Settimana internazionale della critica di Venezia. Seguono numerosi titoli da regista, tra cui Il viaggio della sposa (1997), Tutto l’amore che c’è (2000), L’anima gemella (2002), La terra (2006), Colpo d’occhio (2008), L’uomo nero (2009), Mi rifaccio vivo (2013) e Dobbiamo parlare (2015).
Il suo cinema è influenzato da Margherita Buy e dal sodalizio con Gabriele Salvatores, che lo dirige in Nirvana (1997), Denti (2000) e Amnèsia (2002). Parallelamente lavora come attore con grandi registi italiani e internazionali: Verdone, Tornatore, Minghella, Gibson, Veronesi, Archibugi, Nicchiarelli, D’Alatri, Manfredonia, fino a Ettore Scola con Che strano chiamarsi Federico (2013) e Pippo Mezzapesa con Il bene mio (2018).
Docente di recitazione cinematografica all’Accademia nazionale d’arte drammatica, ha firmato progetti didattici come 6 sull’autobus (2012) e Fuori sede (2016). Negli anni più recenti Sergio Rubini è stato protagonista di uno spot Barilla, del film Felicità e della fiction Rai Gloria (2024).
La vita privata
Scopriamo qualcosa in più sulla sua vita privata. Nel cuore di Sergio Rubini c’è una donna speciale, la sua compagna Carla Cavalluzzi, poi diventata sua moglie. La coppia vive un amore a gonfie vele, nonostante una differenza d’età di 18 anni!
Insieme a lei, sceneggiatrice, condivide la passione per il cinema e i viaggi, e la stessa terra d’origine: la Cavalluzzi, infatti, è di Grumo Appula come il suo compagno!
Ma prima di iniziare la convivenza con lei, l’artista ha attraversato un lungo periodo da single dopo la separazione dall’ex moglie. Prima di Carla la compagna di Sergio Rubini era Margherita Buy (che molti credono, erroneamente, lo sia ancora).
Il divorzio è arrivato nel 1993, dopo una storia d’amore che andava avanti dai tempi dell’Accademia di Arte drammatica in cui l’attore e Margherita Buy si conobbero. Buy e Rubini comunque mantenuto un ottimo rapporto, collaborando in numerosi film.
Chi è Carla Cavalluzzi
Laureata in Lettere e Filosofia nel 2001, presso l’Università di Bari, Carla Cavalluzzi esordisce nel mondo del cinema proprio insieme all’attuale compagno Sergio Rubini, anche con Domenico Starnone, nel film L‘anima gemella e L‘amore ritorna, usciti nel 2003 e 2004.
I due da quel momento cominceranno un fortissimo sodalizio artistico, e Carla diventerà sceneggiatrice e collaboratrice del regista.
Le curiosità su Sergio Rubini
– A insegnargli la passione per l’arte e la bellezza è stato suo padre, che lo portava spesso a visitare mostre di pittura.
– L’attore è anche un appassionato di musica e suona il pianoforte.
– In una intervista alla rivista Grazia ha confessato di essere spaventato dalle dipendenze, comprese quelle in campo sentimentale.
– Tra le declinazioni della sua attività artistica anche il teatro, forte di prestigiose collaborazioni.
– Interprete di punta nel film del 2018 Il bene mio, Rubini ha vestito i panni di un terremotato che rifiuta di lasciare il suo paese.
– Negli anni 90, con la sua pellicola La Stazione, ha vinto il Nastro d’Argento e il David di Donatello!
– Nel marzo 2021 è insieme a Lo Stato Sociale, nella serata dei duetti del Festival di Sanremo, dove ha interpretato Non è per sempre degli Afterhours.
– Sergio è considerato oggi un attore di fascia medio alta, e i suoi compensi sono ovviamente in linea con la sua carriera immensa: secondo alcune stime pare che l‘attore guadagni sui 200-300mila euro per ogni film a cui prende parte.
– Ha un profilo Twitter seguitissimo, in cui condivide tanti contenuti, ma è presente anche su Instagram, con un seguito maggiore.