Attrice e doppiatrice, Rita Savagnone ha avuto una pluridecennale carriera, costellata da tanti ingaggi importanti. 

Prima moglie di Ferruccio Amendola, nonché madre di Claudio e Federico, di Rita Savagnone c’è pure parecchio altro da raccontare! Difatti, la donna ha vissuto una carriera di alto profilo, sempre nell’ambiente della recitazione, una passione che accomunava l’intera famiglia. Nonostante l’innegabile bellezza, ha basato le proprie fortune soprattutto sul talento, declinato anche nell’arte del doppiaggio. Dotata di un ottimo timbro vocale, continuamente sviluppato negli anni, ha portato avanti lungamente l’attività, fino al nuovo millennio. Proviamo, dunque, a capire chi è, i principali lavori svolti nel percorso davanti alle telecamere e in cabina, ma non solo!

Rita Savagnone: biografia e carriera

Proiettore cinema

Nata a Roma il 19 settembre del 1939, sotto il segno della Vergine, ha prestato la voce a tante importanti attrici sia per il grande sia per il piccolo schermo, tra cui Claudia Cardinale, Liza Minelli, Elizabeth Taylor, Whoopi Goldberg, Vanessa Redgrave, Romy Schneider e Greta Garbo. Inoltre, ha doppiato Sophia Loren nelle pellicole hollywoodiane come Lady L, Farrah Fawcett in Charlie’s Angels, Joan Collins in Dynasty e Carmen Arranz nella serie tv iberica Paso adelante.

In qualità di attrice è nota per essersi calata nei panni di Gabriella Lanfrachi, suocera di Giulio Cesaroni (interpretato dal figlio Claudio), portata in scena nelle sei stagioni della celebre fiction I Cesaroni. Nel 2014 è apparsa al cinema con la commedia La mossa del pinguino, il debutto alla regia del primogenito. Nel 2019 ha annunciato il ritiro dopo una carriera lunga oltre 60 anni. 

Rita Savagnone: la vita privata

A 19 anni si è sposata, nel 1958, con il collega Ferruccio Amendola, divorziando nel 1971. Successivamente è stata coniugata con il drammaturgo Manlio Santanelli, per poi divorziare anche da quest’ultimo. Assente dai social, abita a Roma. Il patrimonio resta sconosciuto.

7 curiosità su Rita Savagnone

– Ha ricevuto vari premi, compresi quelli alla carriera al Gran Galà del doppiaggio e al Leggio d’oro.

– È narratrice nella miniserie tv Storia d’amore e d’amicizia, esordio attoriale di Claudio Amendola, dove assume la voce della sua figlioletta quarant’anni dopo. 

– A introdurla nel mondo della radio è stata la sorella maggiore Deddi, attrice, doppiatrice e dialoghista: aveva appena 9 anni.

– Ebbe uno splendido rapporto sia con Pasolini sia con l’amico Fellini, suo amico per tanti anni, che la chiamava “Ritina” o “Ritona”.

– Negli anni Sessanta, contro il suo stesso interesse, appoggiò la battaglia voce/volto perorata da Gian Maria Volonté, secondo cui gli attori italiani non andassero doppiati.

– Ha ripetuto tra le 400 e le 500 volte la battuta “Stazione” in C’era una volta il West di Sergio Leone, dove doppiava Claudia Cardinale.

“Mia madre – ha confessato Claudio Amendola – diceva che per fare l’attore ci voleva studio. E tanta passione. Invece no. Uno va là e lo fa”.

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