Guo Pei: la magia e i colori della Cina in abiti-capolavoro solo per poche, sceltissime clienti.

Nessuno conosceva Guo Pei prima che Rihanna decidesse di indossare un suo abito (ribattezzato poi ‘abito frittata’ perché giudicato di cattivo gusto) per sfilare sul red carpet del Met Gala: la cantante afferma di aver trovato questa stilista su internet, a cui ha commissionato poi la tanto chiacchierata mise, molto suggestiva e scenografica, e realizzata magistralmente ma per la quale forse il mondo Occidentale ancora non era pronta.

Guo Pei, 47 anni, lavora nel mondo della moda da 26 anni, e in Cina è considerata la stilista più famosa ed acclamata. Nel 1997 ha fondato in Cina il Rose Studio, la sua maison di moda che crea abiti ‘unici’, e realizzati su misura secondo le esigenze di ogni cliente. Si dice che dopo una visita al museo di Napoleone, Guo Pei abbia deciso di realizzare un abito ispirato alla Francia la cui confezione ha necessitato di un anno di tempo.

Non si può dire che i suoi abiti siano il massimo della convenzionalità e dell’eleganza, anzi si possono considerare più opere d’arte, grazie all’opulenza dei tessuti, alla ricchezza dei ricami e delle decorazioni, ed ai particolari che richiamano al design e all’architettura. Del resto, per quanto riguarda la moda la Cina ha una cultura a sé stante, e si ispira più al teatro e alla lirica piuttosto che all’haute couture a cui siamo abituati noi Occidentali. Tuttavia, ogni sfilata di Guo pei merita di essere guardata  perché si ha l’idea di assistere a un vero e proprio spettacolo in cui protagonisti sono i colori, la luminescenza dei tessuti e le modelle, trasformate nell’occasione in sensazionali fate portavoce dell’Oriente e dello stile di questa brava quanto particolare couturier cinese.

 

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ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2022 17:51


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