I film di Daniele Vicari sono noti per riuscire ad unire dramma e attualità. Regista e sceneggiatore di estremo talento, riesce a raccontare storie di marginalità e conflitto con realismo e sensibilità. Scopriamo chi è!
Dopo pellicole come Diaz – Non pulire questo sangue, Daniele Vicari è approdato alla Mostra del cinema di Venezia 2025 con il film Ammazzare stanca, tratto dall’omonimo libro del 2008. Ripercorriamo la storia del regista e sceneggiatore, dalla sua carriera alla vita privata.
Daniele Vicari, chi è: biografia e carriera
Nato a Castel di Tora, in provincia di Rieti, il 26 febbraio 1967, sotto il segno zodiacale dei Pesci, Daniele Vicari si è poi trasferito a Collegiove con la sua famiglia.
Dopo un percorso scolastico tecnico ad Avezzano e Roma, Daniele Vicari si laurea in Lettere e Filosofia con una tesi in “Storia e Critica del cinema” all’Università La Sapienza di Roma. Dagli anni ’90 inizia a collaborare come critico cinematografico con le riviste Cinema Nuovo e Cinema 60, parallelamente ai suoi primi cortometraggi, tra cui Il nuovo e Mari del Sud, e al documentario Partigiani.
Negli anni successivi esplora il documentario sociopolitico con mediometraggi come Uomini e lupi, Bajram, Comunisti e Sesso, marmitte e videogames, fino a Morto che parla (1999), dedicato all’attore pasoliniano Mario Cipriani. Con il lungometraggio Velocità Massima (2002) partecipa alla Mostra del Cinema di Venezia vincendo il Premio Pasinetti e, l’anno successivo, ottiene il David di Donatello come miglior regista esordiente.
Seguono importanti riconoscimenti per film come L’orizzonte degli eventi (2005, Cannes), Il mio paese (2007, David di Donatello), Il passato è una terra straniera (2008), e Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012, Festival di Berlino e quattro David di Donatello).
Nel decennio successivo realizza La nave dolce, Sole cuore amore e Prima che la notte, entrambi premiati per la legalità.
Nel 2025 Vicari è approdato al Lido con il film Ammazzare stanca, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia e ispirato al romanzo di Antonio Zagari, figlio di un boss calabrese trapiantato in Lombardia.
La vita privata
Ecco tutto quello che sappiamo sulla vita privata di Daniele Vicari. Il regista è sposato dal 2007 con la collega Costanza Quatriglio, con la quale ha anche collaborato in ambito lavorativo. Non è un caso che la coppia venga chiamata “Real Family”, in quanto entrambi registi e documentaristi.
Dal matrimonio tra Daniele e Costanza è nata la figlia Margherita.
Chi è Costanza Quatriglio
Classe 1973, Costanza Quatriglio, figlia del giornalista Giuseppe, ha debuttato come regista nel 2003. Tra i suoi documentari si annoverano la miniserie Raìz per Rai 3 (2004), Il mondo addosso, presentato alla Festa del Cinema di Roma nel 2006, e Il mio cuore umano, evento speciale al Festival di Locarno nel 2009.
Nel 2018 ha presentato a Locarno il lungometraggio Sembra mio figlio. L’anno successivo è diventata direttrice artistica del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, mentre nel 2020 ha realizzato il film musicale Palermo sospesa.
Ha firmato il film TV La bambina che non voleva cantare, dedicato a Nada, e Trafficante di virus, ispirato alla vita della scienziata Ilaria Capua. Alla Berlinale 2024 Costanza ha invece portato il documentario Il cassetto segreto.
Le curiosità su Daniele Vicari
– Nel 2019 pubblica il romanzo Emanuele nella battaglia, pluripremiato e candidato a importanti premi letterari.
– Nel 2020 fonda la casa di produzione Kon-Tiki Film.
– E’ fondatore e direttore artistico della Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté, istituita nel 2011 dalla Regione Lazio, riconosciuta oggi come eccellenza formativa nel cinema italiano.
– Ha un profilo Instagram, in cui posta soprattutto contenuti legati al suo lavoro.