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Tutto su Antonio Avati: produttore cinematografico, sceneggiatore e fratello del regista Pupi Avati

Antonio Avati alla cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2025, Studi di Cinecittà, Roma (Italia), 7 Maggio 2025 (Photo by Massimo Insabato/Archivio Massimo Insabato/Mondadori Portfolio via Getty Images)

Antonio Avati è un produttore cinematografico, sceneggiatore e occasionalmente regista. Ecco cosa si sa del fratello minore di Pupi Avati.

Antonio Avati non è solo il fratello minore del famoso regista Pupi Avati, ma anche un nome noto nel settore cinematografico. Infatti, ha collaborato con lui per più di cinquant’anni. Nel corso della sua carriera si è distinto nel ruolo di produttore e sceneggiatore, ma ha anche diretto alcuni lavori e recitato in piccoli ruoli.

Chi è Antonio Avati: biografia e background personale

Antonio Avati è nato a Bologna il 9 giugno 1946, sotto il segno dei Gemelli. È il fratello minore del celebre regista Pupi Avati (Giuseppe Avati, nato nel 1938), con cui ha instaurato una collaborazione professionale durata oltre cinquant’anni, considerata una delle più longeve e fruttuose del cinema italiano.

Cresciuto in una famiglia borghese bolognese, Antonio ha condiviso con il fratello la passione per il cinema, diventando una figura essenziale “dietro le quinte”. Infatti deve la sua notorietà alla sua carriera nel settore, dove ha avuto modo di farsi strada come produttore e sceneggiatore.

Inoltre si è cimentato anche con la regia e la recitazione: ha diretto alcuni lavori e recitato in alcune produzioni interpretando dei piccoli ruoli.

Le tappe principali della sua carriera

Antonio Avati ha sperimentato diversi ruoli, non allontanandosi mai dal settore cinematografico. Infatti ha maturato esperienze da: attore, regista, produttore, scrittore, sceneggiatore, assistente alla regia. Ma nel corso della sua lunga carriera ha principalmente collaborato con Pupi Avati. La collaborazione professionale tra i due fratello Avati è considerata una delle più longeve e fruttuose del cinema italiano.

Infatti, ha prodotto praticamente tutti i film del fratello attraverso le società A.M.A. Film e DueA Film, da lui co-fondate. Ma ha anche contribuito alla scrittura di molte sceneggiature, tra cui classici come: “La casa dalle finestre che ridono” (1976), “Zeder” (1983), “Una gita scolastica” (1983), “Regalo di Natale” (1986), “Festival” (1996), “Il papà di Giovanna” (2008), “Il signor Diavolo” (2019) e “L’orto americano” (2024).

Per il fratello ha diretto il documentario comico, commentato da Maurizio CostanzoKolossal – I magnifici Macisti“. In seguito ha diretto altri film, come “La via degli angeli” (1999) e ha recitato in piccoli ruoli.

Antonio ha partecipato come produttore, anche ad alcuni progetti televisivi diretti o ideati dal fratello Pupi. Tra questi ci sono: “Jazz Band” (1978), serie sul jazz, punto di svolta nella carriera dei fratelli Avati; “Cinema!!!” (miniserie del 1979); “Voci notturne” (1995), miniserie horror in 5 episodi, ideata e scritta da Pupi Avati, diretta da Fabrizio Laurenti (considerata un cult simile a Twin Peaks); “Un matrimonio” (2013, miniserie in 6 puntate diretta da Pupi Avati).

Grazie al suo ruolo “dietro le quinte” ha vinto diversi premi, come il David di Donatello per il miglior produttore  con il film “Fuori stagione” (1982). Antonio Avati ha poi vinto due Nastri d’Argento: il primo nel 1984, ed il secondo nel 1997. Infatti ha vinto assieme al fratello, il Nastro d’argento per il miglior soggetto originale per il film “Una gita scolastica” (1984); e nel 1997 il premio “miglior produzione” per il film “Festival”, nella cornice dei Nastri d’Argento.

Inoltre ha ricevuto il Nastro d’Argento 2020 per il Miglior soggetto (condiviso con Pupi Avati e Tommaso Avati) per “Il signor Diavolo” (2019). Al Montreal World Film Festival 2000 ha ottenuto il Premio per la miglior sceneggiatura (condiviso con Pupi Avati) per “La via degli angeli“. Ma nella sua carriera ha ricevuto numerosi attestati e riconoscimenti, come ad esempio il Globo d’oro alla carriera, conferito per il suo contributo al cinema italiano, un riconoscimento che si è coniato il 2 luglio 2025.  

La vita privata di Antonio Avati

Antonio è una figura molto riservata riguardo alla sua sfera personale. A differenza del fratello maggiore Pupi Avati, che ha spesso parlato in interviste del suo matrimonio duraturo con Amelia Turri (nota come Nicola Avati), e dei loro tre figli (Mariantonia, Tommaso ed Alvise), non ci sono informazioni pubbliche attendibili su eventuali matrimoni, mogli o figli.

Nelle biografie ufficiali (come Wikipedia, MYmovies o siti specializzati sul cinema italiano) e nelle sue interviste, non emergono dettagli sulla sua vita familiare privata.

Dove vive?

Nato e cresciuto a Bologna, Antonio Avati probabilmente ha continuato a vivere nella sua città, dividendo il tempo tra lì e Roma per motivi lavorativi. Lo sceneggiatore e produttore ha sempre mantenuto un forte legame con la sua città natale. La società di produzione DueA Film, da lui co-fondata con Pupi, ha sede a Bologna.

Curiosità su Antonio Avati

– Appassionato e tifoso del Bologna Calcio, ha spesso introdotto nei film elementi autobiografici e nostalgici legati alla sua città natale, ed al legame con la tradizione bolognese.

– La collaborazione tra i fratelli Avati ha prodotto un cinema unico, spesso ambientato a Bologna, con temi come: memoria, amicizia, jazz e provincialismo italiano.

– Antonio è descritto come il “maestro dietro le quinte”, essenziale per la realizzazione di opere indipendenti e autoriali in un’industria dominata dai grandi incassi. Come produttore, è stato il pilastro economico ed organizzativo della filmografia ‘avatiana’, permettendo una continuità produttiva rara nel cinema italiano. Si deve ricordare che ha anche prodotto, occasionalmente, per altri registi.

– Come sceneggiatore, ha co-firmato numerose sceneggiature con Pupi, contribuendo a classici del cinema italiano in generi vari: horror, commedie, drammi nostalgici e autobiografici.

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ultimo aggiornamento: 18 Dicembre 2025 12:45

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