Dall’Assegno Unico al Bonus Asilo Nido, fino ai contributi per nuovi nati e Fondo Dote, con importi aggiornati e accesso legato all’ISEE.
Il quadro dei sostegni rivolti alle famiglie italiane con figli, prevede contributi periodici, nonché indennità una tantum, ma anche agevolazioni legate al lavoro e fondi dedicati alle attività extrascolastiche. Scopriamo, dunque, quali sono i contributi e gli importi previsti per quel che concerne tutti i bonus figli previsti per il 2025.m
Bonus figli 2025, tutte le agevolazioni previste per la famiglia
Tra gli aiuti più importanti per le famiglie, c’è sicuramente l’assegno di maternità gestito dai Comuni, pensato per le madri che non hanno una occupazione stabile.
Nel 2025 il beneficio supera complessivamente i 2000 euro, distribuiti in più mensilità di poco superiori ai 400 euro ciascuna. Il diritto è riservato a chi presenta un ISEE entro una soglia definita che si aggira attorno ai 20mila euro, cifra aggiornata sulla base dell’andamento dei prezzi al consumo.
Per le famiglie con figli molto piccoli, è previsto un contributo destinato agli asili nido. Il valore massimo riconoscibile può raggiungere circa 3600 euro l’anno per i redditi medio-bassi: previste riduzioni graduali al crescere dell’ISEE.

Il bonus può essere richiesto fino alla fine del 2025 e può essere utilizzato sia per strutture pubbliche che per quelle private autorizzate, oltre per diverse forme di assistenza domiciliare in presenza di patologie particolarmente gravi.
A completare il quadro vi è l’Assegno Unico Universale, che accompagna i figli dal settimo mese di gravidanza fino alla soglia dei ventuno anni, senza limiti per i casi di disabilità .
L’importo varia in funzione della situazione economica della famiglia e del numero di figli: si parte da oltre duecento euro per ciascun minore nei nuclei con redditi più bassi, fino a scendere sotto i sessanta euro per chi presenta un ISEE particolarmente elevato o se non lo dichiara affatto.
Congedi, misure una tantum e sostegni extrascolastici
C’è da dire, inoltre, che, per il congedo parentale, sono previsti tre mesi retribuiti all’80% dello stipendio, contro i due previsti in precedenza.
Questo periodo può essere suddiviso tra i genitori fino al dodicesimo anno di vita del figlio e fruito anche in maniera frazionata. Prevista anche l’estensione del congedo obbligatorio a nuove forme di genitorialità riconosciute.
Tra le novità possiamo annoverare il Bonus Nuovi Nati, pari a 1000 euro per ogni bambino nato o adottato nell’anno, disponibile per le famiglie con ISEE minorenni inferiore a quarantamila euro. La domanda deve essere inoltrata entro due mesi dall’evento.
Infine, il Fondo Dote per la Famiglia sostiene le spese per attività sportive e culturali rivolte a bambini e ragazzi fra i sei e i quattordici anni. I nuclei con redditi contenuti possono ricevere un contributo fino a 300 euro per figlio, con un tetto di due beneficiari per famiglia. La somma è, infine, accreditata direttamente agli enti che organizzano i corsi.