Balene e balenottere vengono massacrate dal passaggio di navi, petroliere che urtano gli animali uccidendoli: una vera e propria strage con il rischio di estinzione della specie.

Il bacino del Mediterraneo e una vera e propria autostrada dove navi e petroliere passano senza sosta. Circa 20 mila balene e balenottere muoiono sul fondo del mare per aver urtato contro le navi e questo dato è allarmante. Questi animali stanno rimanendo con pochissimi esemplari, rischiando l’estinzione ma ci potrebbero essere delle soluzioni.

Ecco le possibili soluzioni alla strage delle balene nel mediterraneo

In un’intervista rilasciata a Today, Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of the Sea parla delle possibili soluzione. Come riporta il portale il direttore dichiara: “Per arrivare ad avere il numero delle balene uccise ogni anno dalle collisioni con le navi, la nostra Organizzazione ha raccolto e analizzato centinaia di studi da tutto il mondo.”

E ancora: “La maggior parte di essi fa riferimento solo alle carcasse di balene che toccano la spiaggia, che gli esperti ritengono essere solo il 5-10% delle balene effettivamente uccise, considerato che la maggior parte affonda in mare. Abbiamo quindi calcolato questi dati tenendo conto di diversi fattori come la presenza o meno delle “aree di rallentamento” per le imbarcazioni, che normalmente riducono la mortalità del 50%. O il numero di possibili hot spot, vale a dire quei tratti dove le rotte di navigazione attraversano aree di presenza delle balene. Il risultato è un numero compreso tra 18.000 e 25.000 balene uccise ogni anno”.

Poi conclude: “Chiediamo direttamente all’industria marittima – prosegue Bray – di agire immediatamente attraverso una proposta semplice ed efficace. Devono impegnarsi a firmare una politica “Whale-Safe” che consista nel disporre a bordo delle imbarcazioni un programma di osservazione dei mammiferi marini, coprendo costantemente l’area antistante l’imbarcazione per un minimo di 120°. Condividere tali osservazioni in tempo reale attraverso una piattaforma online, rendendo quindi disponibili queste informazioni a tutte le navi circostanti. Infine, disporre di una procedura d’emergenza per reagire ed evitare la collisione nel caso si avvistasse una balena sulla rotta di navigazione. La prova del rispetto di tale politica può essere ottenuta per mezzo di sistemi come le telecamere a infrarossi, i software di allarme e una piattaforma di reportistica online. Annunceremo a breve la collaborazione con due delle principali compagnie di trasporto marittimo e di crociera in Europa”.

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2022 11:44


Il coccodrillo con la gomma al collo è stato liberato: l’animale è salvo

In Costituzione la tutela degli animali da compagnia