Presentata fuori programma a Milano Moda Donna, la collezione dello stilista emiliano Angelo Marani si ispira all’Astrattismo lombardo di Luigi Veronesi

Presentata fuori programma nel corso della settimana di Milano Moda Donna, la collezione primavera estate di Angelo Marani ha portato in passerella la  pittura di Luigi Veronesi, esponente di spicco dell’Astrattismo lombardo. Linee geometriche, intarsi raffinati, curve, sfere e compassi attraversati da raggi e rette, tutti rigorosamente di cristallo: ecco i tratti distintivi delle creazioni proposte con personalità dallo stilista emiliano, modellati con intelligenza ed entusiasmo attraverso sapienti giochi di colore e delicati intrecci.

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Gli originali pullover e gli ampi pantaloni a vita alta – ennesimo riferimento agli anni 70, uno dei tratti distintivi della settimana milanese – sono stati tra i capi più apprezzati dell’intera collezione,  insieme ai frequenti inserti Swarovski proposti su numerosi abiti. Delicatissime pure le decolleté con tacco a stiletto, assolutamente vezzose e di grande impatto, adatte per le serate più esclusive, ed interessanti gli abitini a trapezio tinteggiati di colori pastello, così come i micropull in cachemire da indossare nelle fresche serate di maggio o nelle afose nottate agostane.

Forse animato da  un’eccessiva ansia di stupire e di sorprendere ad ogni costo, Angelo Marani ha un po’ ecceduto con le zeppe – eccessivi i modelli metallizzati – e con il denim,  non propriamente adatto a tutte le occasioni, soprattutto nell’ardito trench senza maniche proposto con  coraggio nella parte finale della sfilata.

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ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2022 11:06


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