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Le 500 lire bimetalliche più rare: i pezzi che fanno impazzire i collezionisti

Moneta da 500 lire

Un viaggio tra tirature limitate, varianti rare ed errori di conio che trasformano le storiche 500 lire bimetalliche in gioielli della numismatica.

Quando nel 1982 fecero la loro comparsa, le 500 lire bimetalliche segnarono una frattura con il passato e una rivoluzione per il portafoglio degli italiani. Il loro cuore in rame-nickel, incastonato in un anello esterno in ottone, contribuì a creare un oggetto che si distingueva al tatto e alla vista, introducendo, al contempo, uno standard che avrebbe influenzato la produzione monetaria per anni. Si puntava, infatti, a sostituire le precedenti 500 lire in argento, mantenendo viva la tradizione numismatica, e così fu: la moneta entrò subito nella quotidianità, diventando una compagna familiare degli acquisti e, oggi, una protagonista delle collezioni più ricercate.

500 lire bimetalliche, monete ricercate dai collezionisti

Con il passare del tempo, alcune di queste emissioni hanno assunto un valore veramente importante. La loro preziosità deriva dall’età, ma anche da una combinazione di elementi che determinano la rarità di un esemplare.

La tiratura ridotta è uno dei fattori più significativi: versioni prodotte in quantità limitate, come quelle di prova, raggiungono oggi cifre molto elevate. Anche lo stato di conservazione incide nella valutazione finale.

Monete da collezione
Monete da collezione

Un esemplare classificato Fior di Conio può valere, infatti, più volte rispetto ad uno considerato semplicemente buono, perché preserva intatti i dettagli originali. Le monete con errori di conio, nate da imprecisioni nella fase produttiva, sono diventate pezzi rari, che fanno gola hai collezionisti e agli appassionati di numismatica.

Le emissioni più rare e gli errori che accrescono il valore

Tra le 500 lire più ricercate c’è la versione di prova del 1982, campione realizzato per testare la complessa lavorazione bimetallica. Altre varianti molto apprezzate sono quelle del 1983 e del 1995 caratterizzate dalla firma dell’incisore in formato ridotto.

Merita una menzione anche la 500 lire dedicata al Quirinale, coniata nel 1997 in un numero contenuto di esemplari e sempre più ricercata per la cura del disegno e la qualità dell’esecuzione.

Il mondo dei collezionisti guarda con grande interesse anche agli errori di conio. Rotazioni dell’asse, immagini decentrate ed imperfezioni dovute ad un eccesso di metallo sono anomalie che possono moltiplicare il valore della moneta.

Chi possiede 500 lire bimetalliche può verificarne attentamente ogni dettaglio utilizzando lenti d’ingrandimento, maneggiandole con guanti e conservandole in ambienti asciutti e protetti. È importante non pulirle mai, in modo da non danneggiarle in maniera irreversibile e far perdere alla moneta la potenziale valutazione.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2025 9:31

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