Arrivano importanti novità in merito alla Legge 104 che fornisce più tutele per i caregiver, in merito a smart working, permessi e congedi.
Le modifiche introdotte alla Legge 104 e le misure dedicate ai caregiver familiari aprono un nuovo capitolo nel sostegno alle persone con disabilità. Dal 1° gennaio 2026 arriveranno, infatti, ulteriori ore di permesso retribuito, nuove possibilità di congedo e un accesso privilegiato allo smart working. Scopriamo, dunque, insieme cosa cambia nei fatti.
Legge 104, cosa cambia per i caregiver in base alle novità introdotte
Secondo l’avvocato Alessia Maria Gatto, esperta in materia e membro del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas, la direzione intrapresa è positiva ma ancora insufficiente a rispondere pienamente ai bisogni quotidiani delle famiglie.
L’introduzione di dieci ore aggiuntive di permessi retribuiti rappresenta, secondo Gatto, segnale concreto di attenzione verso le famiglie che affrontano visite mediche, terapie e attività scolastiche o riabilitative. Tuttavia, la misura non basta a coprire il carico assistenziale quotidiano, che richiederebbe strumenti più flessibili e continuativi.

Anche sul fronte del congedo biennale senza stipendio ma con conservazione del posto di lavoro emergono luci e ombre.
Se da un lato, infatti, la norma tutela la posizione occupazionale del caregiver, dall’altro scarica interamente sulle famiglie il peso economico di una scelta spesso obbligata. L’esperta suggerisce l’introduzione di indennità parziali e la copertura contributiva figurativa, per evitare penalizzazioni retributive e previdenziali.
Il lavoro agile, o smart working, previsto come corsia preferenziale per i caregiver, è considerato una risorsa indispensabile per conciliare cura e occupazione, ma necessita di una reale applicazione nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni.
Nuovo modello di valutazione e iter burocratici
Accanto ai permessi e ai congedi, la riforma tocca anche il sistema di valutazione dell’invalidità civile. Il decreto legislativo 62/2024 ha unificato le procedure, affidandole all’INPS con tempi certi di 90 giorni.
Entro novembre 2026 è previsto un aggiornamento delle tabelle di riferimento, con particolare attenzione alle patologie croniche e a quelle degenerative tra le quali possiamo annoverare l’autismo, la sclerosi multipla e malattie oncologiche.
Per l’avvocato Gatto, però, è molto importante, in tale ottica, investire in una cultura organizzativa inclusiva che riconosca il valore sociale dei caregiver e trasformi la conciliazione tra lavoro e assistenza da obbligo normativo a diritto effettivo.