Igor Protti: la biografia, la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sull’ex bomber, un giocatore che ha scritto la storia del nostro calcio.
Non sono molti i calciatori in grado di entrare nella storia del nostro calcio pur senza vincere grandi trofei a livello internazionale o con gli Azzurri. In questa ristretta cerchia rientra sicuramente Igor Protti, uno dei più grandi bomber di tutti i tempi, l’unico insieme al mitico Dario Hübner ad aver conquistato il titolo di capocannoniere in Serie A, in Serie B e anche in Serie C, nonché l’unico a essere stato capocannionere giocando in una squadra poi retrocessa in B. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla sua carriera e la sua vita privata.
Igor Protti: la biografia
Igor Protti è nato a Rimini il 24 settembre 1967 sotto il segno della Bilancia. Sulla sua biografia non conosciamo molti dettagli, ma sappiamo che aveva un grande rapporto con il padre, il suo più grande tifoso. Purtroppo il signor Flavio Protti è scomparso nel 1993, un anno prima rispetto all’esordio del figlio in Serie A.

Igor Protti: la carriera
L’esordio della sua carriera avviene in Serie C1 nel Rimini, la squadra della sua città, quando ha solo 16 anni. Due anni dopo viene acquistato dal Milan, che lo cede in prestito al Livorno. Con la maglia amaranto riesce per la prima volta a mettersi in luce, cominciando a dimostrare anche un ottimo feeling con il gol.
Fa il suo esordio in Serie B con la maglia del Messina nella stagione 1989-90. In tre anni, con la maglia del club siciliano mette a segno 31 reti, diventando un idolo dei tifosi, erede di fatto di Salvatore Schillaci passato, nel frattempo, alla Juventus.
Il suo legame con la tifoseria diventa così saldo da convincerlo a restare a Messina anche dopo la retrocessione del club al termine della sua terza stagione. La società ha però bisogno di soldi per evitare il fallimento, ed è quindi costretta a cederlo al Bari per sei miliardi e mezzo di lire.

Dopo due buone stagioni in Puglia in Serie B, viene promosso in Serie A e fa il suo esordio nella massima categoria nel 1994-1995. Protagonista di una buona prima stagione in A, nel suo secondo anno nella massima serie mette a segno 24 gol, una quota che gli permette di vincere il titolo di capocannoniere insieme a Giuseppe Signori.
Nonostante il suo incredibile exploit, il Bari non riesce a conquistare la salvezza e il club è costretto a cedere Protti, diventato idolo anche dei tifosi pugliesi, alla Lazio per 7 miliardi di lire. Dopo una discreta stagione in biancoceleste, viene ceduto l’anno successivo in prestito al Napoli, vivendo però una delle parentesi più negative della sua carriera, anche a causa dei problemi societari dei partenopei.
Tra problemi fisici e scelte sbagliate, vive un momento di difficoltà e, dopo una stagione in prestito alla Reggiana in B, accetta di tornare al Livorno in C1 nel 1999, undici anni dopo il suo addio alla squadra toscana.
I record di Protti al Livorno
Capocannoniere in terza categoria per tre stagioni consecutive, riesce a riportare il Livorno in Serie B dopo trentun anni, e nella stagione successiva vince ancora il titolo di capocannoniere, stavolta in Serie B, segnando 23 reti. Soddisfatto di questo ennesimo traguardo, annuncia al termine del campionato il ritiro, ma viene convinto da tifosi, compagni e allenatore a cambiare idea.
Continua quindi a giocare e nella stagione successiva segna 24 gol che, sommati ai 29 di Cristiano Lucarelli, grande bomber livornese, permettono alla squadra toscana di tornare in Serie A dopo ben 54 anni. All’età di 37 anni Protti riesce così a vivere un’ultima stagione in Serie A, andando anche a segno in sei occasioni, prima di ritirarsi definitivamente dal calcio giocato.

Che fine ha fatto Igor Protti
Lasciato il calcio giocato, consegue il patentino da allenatore per le giovanili e la Lega Pro, ma decide di non sedersi in panchina, preferendo invece una carriera dirigenziale. Nel 2015 diventa direttore sportivo del Tuttocuoio, mentre nel 2016 viene nominato club manager del Livorno. Lascia il club al termine della stagione 2018-2019.
Due anni dopo, nell’agosto 2021, torna a vestire i panni dirigenziali del Livorno dopo la rinascita del club come Unione Sportiva Livorno 1915. Rimane nel progetto fino al termine della stagione 2022-2023, dopo aver contribuito a portare il club in Serie D. Successivamente si è dedicato solo alla carriera fuori dal calcio, come socio di due strutture alberghiere.
Nonostante una carriera lunghissima e ricca di soddisfazioni, non abbiamo alcuna informazione sui suoi guadagni attuali, né sul patrimonio personale accumulato nel corso degli anni.
La vita privata
Non conosciamo molti dettagli sulla vita privata di Igor Protti. Sappiamo che ha conosciuto la prima moglie a Livorno e che attualmente è un felicissimo nonno di tre nipotini. Dal 2008 è sposato con Patrizia Panico, ex grande calciatrice e oggi allenatrice di calcio femminile.
Per il resto non conosciamo molti altri dettagli. Non sappiamo ad esempio se attualmente sia ancora sposato con Panico è meno. Dovrebbe invece essere rimasto a vivere a Livorno, la città che lo ha adottato.
9 curiosità su Igor Protti
– Nel 2024 ha annunciato la sua battaglia con una brutta malattia: “Purtroppo poco più di un mese fa mi è stato trovato uno sgraditissimo ospite. Ho subito un primo intervento chirurgico e la prossima settimana comincerò le cure per cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese. È una partita durissima, so benissimo che si può vincere o perdere, ma ce la metterò tutta come sempre“.
– Ha vinto nel 2010 la Coppa del Mediterraneo con la nazionale italiana di beach soccer.
– Il suo soprannome da calciatore era “lo Zar”, inventato per lui dai tifosi del Bari.
– Nel 2007 ha ricevuto la cittadinanza onoraria sia di Livorno che di Bari, le due città cui si è maggiormente legato durante la sua carriera.
– Ha fatto da testimonial per l’Unicef.
– Per beneficenza, nel 2009 ha interpreato una versione narrata de La bohème al Teatro I 4 mori di Livorno.
– Prima di andare alla Lazio ha avuto la possibilità di firmare con l’Inter, ma il passaggio in nerazzurro è saltato a causa della mancata cessione di Zamorano da parte del club meneghino.
– È stato l’ultimo calciatore a segnare in Serie A con la maglia numero 10 del Napoli, prima che venisse ritirata nel 2000 in onore di Diego Armando Maradona.
– Sui social network ha un account su Instagram.