La 20 lire d’oro con fascio di Vittorio Emanuele III è una moneta che racconta il potere e la propaganda di un’epoca: quanto vale.
Tra le monete più interessanti e ambite del Regno d’Italia, vi sono, sicuramente, le 20 lire d’oro con fascio di Vittorio Emanuele III che rappresentano un simbolo di un’epoca di transizione, sospesa tra monarchia e regime fascista. Oggi questa moneta è un oggetto da collezione, ma anche un vero e proprio frammento di storia che racchiude – in pochi grammi d’oro – l’identità politica, economica ed artistica di un’intera nazione. Scopriamo, dunque, il valore che assume nel mercato odierno della numismatica.
20 lire d’oro con fascio di Vittorio Emanuele III, simbolo del potere e della propaganda
Coniata tra il 1927 e il 1930, la 20 lire d’oro con fascio reca sul dritto il ritratto di Vittorio Emanuele III, appassionato numismatico, mentre sul rovescio campeggia l’aquila araldica con il fascio littorio, emblema del potere fascista.
Quest’ultimo elemento è ciò che conferisce alla moneta un valore storico particolare: rappresenta. infatti, una delle prime e più dirette manifestazioni della simbologia del regime introdotta nella monetazione nazionale.

Il fascio, posto tra le zampe dell’aquila, fu concepito come elemento decorativo ma anche come strumento di propaganda, utile a diffondere il nuovo corso politico attraverso un oggetto di uso quotidiano.
La firma dell’incisore Giuseppe Romagnoli aggiunge ulteriore prestigio al disegno. Realizzata in oro 900/1000, con un peso di 6,45 grammi, la moneta riflette la raffinatezza tecnica della Zecca di Roma in quegli anni, che raggiunse livelli di eccellenza nella produzione monetaria.
Valore numismatico e quotazioni di mercato
La 20 lire d’oro con fascio è oggi una delle monete più ricercate dai collezionisti italiani e internazionali.
Il valore di tale moneta, inoltre, dipende da diversi fattori: rarità, stato di conservazione, anno di coniazione e, naturalmente, prezzo dell’oro sul mercato mondiale. Gli esemplari comuni in buone condizioni possono raggiungere quotazioni tra i 400 e i 600 euro, mentre le versioni in conservazione “Fior di conio” o coniate in tirature limitate possono superare i 1.200 euro, anche se – dando uno sguardo in rete – i prezzi possono arrivare anche a superare i 4.000 euro.