E’ uno studio italiano a dare speranza nella lotta contro il cancro al seno: l’oncoimmunoterapia può educare il sistema immunitario a riconoscere e combattere il tumore

La migliore difesa è l’attacco: è il caso del nuovo studio condotto dall’Istituto Oncologico Veneto di Padova, che ha sperimentato, per combattere il cancro al seno, la tecnica dell’oncoimmunoterapia, ovvero una sorta di “rieducazione” delle difese naturali, per far sì che queste sappiano riconoscere e combattere le cellule tumorali.

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Questa nuova tecnica, fa sì che le cellule del tumore siano preventivamente distrutte, evitando di dover per forza asportare la mammella.

In sostanza, si lavora sul gene tanto temuto dalla Jolie, il Brca1, che diventa così elemento fondamentale per combattere il cancro al seno e rendere più efficace questo tipo di terapia.

Oltre alla sua alta efficacia, la scoperta più importante riguardo l’oncoimmunoterapia, è che è duratura nel tempo: le cellule del sistema immunitario, riescono a controllare il tumore per molto tempo.

Inoltre, pare che con questo tipo di cura, le donne potranno conservare la fertilità anche dopo un attacco tumorale, curato e “guarito”. In questo modo, si evita di dover ricorrere alla mastectomia.

Aumentano le probabilità di guarigione dal cancro al seno, ma non mancano i limiti legati a cure del genere: il cancro, purtroppo, ha la capacità di cambiare in continuazione e quindi, a lungo andare, potrebbe risultare insensibile ai farmaci utilizzati. Per questo motivo si cerca di utilizzare sostanze che siano in grado di dare uno slancio alle difese immunitarie naturali.

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ultimo aggiornamento: 14 Settembre 2015 9:10


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