Stefania Sandrelli ricorda un episodio in cui è stata vittima di violenza: lui era un calciatore della Lazio, fidanzato con una delle sue migliori amiche.

Protagonista della Mostra del cinema di Venezia con il film Acqua e anice, Stefania Sandrelli racconta a Repubblica il ruolo interpretato: quello di una donna vittima di violenza. In maniera del tutto inaspettata, quindi, l’attrice premiata tre volte con il David di Donatello, rivela di essere stata lei stessa oggetto di avances e poi di sopruso da parte di un calciatore della Lazio, morto solo qualche anno fa.

Stefania Sandrelli vittima di violenza

Stefania Sandrelli, pur raccontando alcuni dettagli sull’uomo che l’ha malmenata, ha scelto di non farne il nome, ma il suo ricordo è davvero brutale.

“Ho avuto un’esperienza terribile con un calciatore della Lazio, morto qualche anno fa. Era il fidanzato di Gigliola, una delle mie migliori amiche, che mi ospitava a casa sua”. Inizia così il racconto dell’attrice, che ha iniziato a mettere a fuoco i dettagli di quel terribile episodio.

“Mi disse: ‘Ti accompagno io, andiamo con due macchine’. Non potevo immaginare cosa sarebbe successo  – ha continuato – . Mi viene incontro e mi dice ‘Ti aspetto in cabina’, realizzo che si aspettava di fare sesso e io non volevo, nel modo più assoluto”.

E, proprio quel rifiuto, è costato caro alla Sandrelli. “In quella cabina mi ha picchiato a sangue, mi ha rotto la faccia, le ossa, mi ha gonfiato gli occhi. Ero più morta che viva – ha detto – . Quando confessai a Gigliola piangemmo insieme, per non farmi vedere mi rinchiuse in una specie di scantinato. Poi chiamò i carabinieri e da allora lei non l’ha mai più visto. Era una cosa pazzesca, che avevo rimosso”.

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ultimo aggiornamento: 9 Settembre 2022 9:19


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