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Senza vino per un mese, gli effetti su corpo e mente

bicchiere vino rosso bottiglia

30 giorni senza vino: gli effetti sorprendenti sul corpo e sulla mente secondo la nutrizionista Danila Lombardo.

Sospendere il consumo di vino per un mese potrebbe sembrare, a prima vista, una rinuncia difficile da poter sostenere. Però, secondo la biologa nutrizionista Danila Lombardo, una pausa di 30 giorni dall’alcol rappresenta un’opportunità importante, che permette, nei fatti, di rigenerare corpo e mente. Scopriamo, dunque, cosa ha rivelato l’esperta in merito.

30 giorni senza vino, gli effetti sul corpo e sulla mente

In un’analisi scandita per fasi, l’esperta ha illustrato le trasformazioni che avvengono nell’organismo nel corso del periodo di astinenza.

Secondo Lombardo, i primi cambiamenti positivi si noterebbero già entro i primi cinque giorni, in quanto l’eliminazione dell’alcol contribuirebbe a migliorare la qualità del sonno, soprattutto della fase REM, nonché un calo dei risvegli notturni, aspetti che influenzano favorevolmente la memoria e il recupero psico-fisico.

Sul piano digestivo, l’esperta afferma che molti soggetti riscontrano una diminuzione dei sintomi da reflusso gastroesofageo, disturbo frequentemente associato al consumo di alcolici.

Nei giorni iniziali potrebbero, tuttavia, manifestarsi sintomi di astinenza, tra i quali possiamo annoverare l’irritabilità, l’insonnia e la nausea, soprattutto nei soggetti con una maggiore sensibilità o affetti da disturbi pregressi.

Tali manifestazioni sarebbero da attribuire, secondo la nutrizionista, agli squilibri temporanei degli ormoni legati alla sospensione dell’alcol. Nei giorni a seguire, poi, la produzione di serotonina tenderebbe ad aumentare, con un effetto positivo sull’umore e sul benessere mentale.

Vestito rosso bicchiere di vino
Vestito rosso bicchiere di vino

Intorno al decimo giorno, secondo quanto riportato da Lombardo, la funzione epatica comincerebbe a migliorare sensibilmente, visto che è attuata una riduzione generale dell’infiammazione sistemica.

Il sonno continua, inoltre, a stabilizzarsi e l’umore diventa più equilibrato. Anche la digestione ne trarrebbe beneficio, così come l’aspetto della pelle, che risulterebbe più idratata, luminosa ed elastica. La nutrizionista ha sottolineato, inoltre, che, rinunciando al vino per trenta giorni, si può riscontrare anche una leggera perdita di peso, dovuta sia alla diminuzione dell’apporto calorico giornaliero, sia ad un metabolismo più efficiente.

Dalla rigenerazione del fegato ad una migliore lucidità mentale

Dal quindicesimo giorno in poi, secondo l’esperta, il corpo mostrerebbe segnali di rigenerazione: il fegato inizierebbe a rinnovarsi, sostituendo le cellule danneggiate e riducendo l’infiammazione.

Ciò comporterebbe anche una sensibile riduzione del gonfiore addominale, grazie al ripristino della flora batterica intestinale. Sul piano cognitivo, si osserverebbe un miglioramento della concentrazione e dell’attenzione, grazie ad una regolazione migliore dei neurotrasmettitori.

Al ventesimo giorno, i benefici si consoliderebbero ulteriormente: il tono dell’umore si stabilizzerebbe, la qualità del sonno migliorerebbe ancora e si registrerebbe una maggiore efficienza energetica, favorita da una buona idratazione e da un metabolismo attivo.

Infine, dopo trenta giorni, secondo quanto riferito dalla nutrizionista, il fegato avrebbe quasi completato il suo processo rigenerativo. Infine, si riscontrerebbe anche un miglioramento del sistema immunitario, nonché una maggiore stabilità emotiva e una ritrovata fiducia in sé stessi.

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ultimo aggiornamento: 28 Agosto 2025 13:15

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