Quali sono i requisiti necessari per assumere un buon babysitter, se i nostri bambini hanno già compiuto un anno?

I compiti di un babysitter che lavora con i neonati sono certamente differenti da quelli di qualcuno che lavora con bimbi già grandi.

I neonati hanno necessità completamente differenti, per cui è importante che in fase di selezione si faccia mente locale su ciò che si desidera da questa figura. Ce la sentiamo davvero di affidare nostro figlio piccolo ad una classica studentessa in cambio di poco denaro extra? Oppure è meglio optare per una tata che sappia ciò che fa e che lo fa da anni?

Certo, i compensi non sono paritari, ma nemmeno le esperienze. Non occorre cercare una figura plurilaureata in pedagogia o scienze sociali – anche se non guasterebbe. Se il rapporto di lavoro dovrà essere continuativo, dobbiamo considerare il bisogno della collaborazione di una persona realmente esperta.

Il passaparola e le referenze di chi ha già lavorato con la babysitter che esamineremo sono due dei canali più considerati. Affidiamoci anche all’istinto, ovviamente. Durante il primo colloquio cerchiamo subito di sottolineare le necessità e le regole di cui si ha bisogno, valutando allo stesso tempo l’affidabilità della tata.

Le referenze di cui sopra sono davvero importanti. Chiediamo il più possibile, anche i contatti delle famiglie con cui ha lavorato in precedenza. Potremo così contattarle e farci un’idea precisa di come lavora questa persona, e quale metodo migliore se non un’esperienza diretta già testata in precedenza?

Un piccolo plus per chi assume è rappresentato dai voucher per le madri lavoratrici. Infatti dal 2013 il Governo eroga 20 milioni di Euro l’anno per concedere dei buoni di 300 Euro l’uno per favorire l’assunzione di una tata. Pensiamoci!

DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 2 Novembre 2020 10:21


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