Massaggio connettivale contro inestetismi della cellulite: ogni quanto va fatto per avere risultati apprezzabili?

Ecco quante volte fare trattamenti connettivali per contrastare la cellulite. La lotta alla cellulite è uno dei problemi più frequenti che assilla noi donne. Vip, celebrità, star italiane ed internazionali non fanno eccezione e, come tutte le donne comuni, anche le protagoniste dello star system sono alla continua ricerca delle ultime tecniche mediche ed estetiche più efficaci per combattere e ridurre gli inestetismi dati dalla cellulite e dall’accumulo di cellule adipose. Tra i metodi più rinomate e diffuse vi sono, senza alcun dubbio, i massaggi “connettivali”.

Ma cosa sono, come funzionano e quante volte vanno fatti i massaggi connettivali per ottenere risultati apprezzabili? Il massaggio connettivale è un trattamento di natura sia terapeutica che estetica che consiste nell’effettuare una pressione sugli strati più profondi del tessuto connettivo al fine di favorire la microcircolazione e aumentare il metabolismo cellulare. Il massaggio connettivale può essere eseguito dal personale specializzato usando la pressione delle dita, delle nocche o addirittura con i gomiti o gli avambracci. L’obiettivo del massaggio connettivale è quello di sciogliere l’infiammazione del tessuto connettivo che è una delle ragioni alla base della formazione della cellulite. Una “seduta tipo” dura all’incirca 50/60 minuti. Per avere risultati apprezzabili si consiglia, come nella maggior parte delle tecniche volte a contrastare gli inestetismi della cellulite, una prima fase d’urto con due sedute alla settimana, per un totale di dieci sedute. Una seconda fase, di mantenimento, con un ritmo di una seduta a settimana.

 

 

 

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ultimo aggiornamento: 8 Febbraio 2021 9:54


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