La musica 8D, una tecnica particolare, è da ascoltare rigorosamente con le cuffie per sentirvi dentro la melodia. Ma cos’è e come funziona?

Tra le cose che piace fare agli italiani quando sono segregati in casa c’è sicuramente l’ascoltare musica e ricondividerla. Su WhatsApp sono diventate sempre più frequenti le note audio con musica 8D. Ma di che cosa si tratta nello specifico, e come funziona? È una tecnica già brevettata che permette all’ascoltatore di immergersi nei suoni e lasciarsi trasportare. Vediamo meglio di cosa si tratta!

Cos’è la musica 8D?

Musica 8D
Musica 8D

La tecnica di riproduzione 8D non è nuova: già da qualche anno si può trovare su tante piattaforme di musica come YouTube. La caratteristica del suono è la capacità di trasportare l’ascoltatore direttamente in un’altra dimensione per vivere la musica a pieno. Per riuscire a godere di questa particolarità bisognerà solamente ricordarsi di ascoltare i brani in 8D con le cuffie, in modo da estraniarsi completamente e sentire la musica in tutto il corpo.

Per ottenere questo effetto avvolgente a 360° è fondamentale la post produzione. Non si tratta infatti di un audio bineurale, dove la particolarità è la modalità di registrazione, bensì di uno 8D che lavora a riprese ultimate per raggiungere il risultato voluto.

Come funziona il suono 8D? Differenza con l’audio bineurale

L’audio 8D prende questo nome dalla fantasia dei suoi ideatori, per elevare l’immagine di questa tecnica a qualcosa che va oltre il normale ascolto di musica. A spiegare come funziona questo tipo di audio è un tecnico del suono e produttore, Andrés Mayo, al sito argentino TeleShow.

Durante la sua intervista il produttore spiega: “Si basa su una manipolazione del campo sonoro che impedisce al cervello di capire da dove arriva il suono”. Un’affermazione che ha dell’incredibile, ma veritiera, solo se si indossano le cuffie. “Questo tipo di musica (o almeno la sensazione) non rimane circoscritta a due fonti sonore (lato destro e sinistro) ma diventa uno spazio sferico”, conclude il produttore.

Una tecnica molto simile all’audio bineaurale ma profondamente diversa nella realizzazione. Infatti la chiave di un audio bineurale non è la post produzione ma la registrazione. Viene effettuata con due microfoni particolari, in modo da captare i suoni come se fosse una persona ad ascoltarli e non un apparecchio tecnologico. Anche in questo caso il risultato è avvolgente, infatti immerge l’ascoltatore in un mondo diverso da quello in cui si trova. Non si è più a casa nel bel mezzo di una pandemia mondiale, ma in qualsiasi posto tu voglia.

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DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2020 12:46


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