Come funziona la maternità anticipata e in quali casi si può richiedere? Vediamo per chi è previsto questo tipo di congedo.

Vediamo come funziona la maternità anticipata, come deve essere presentata la richiesta e in quali casi si può avviare la procedura. Il congedo di maternità ordinario prevede due mesi di astensione dal lavoro prima della data presunta del parto e tre mesi dopo il parto, per un totale di cinque mesi. In circostanze particolari, invece, può essere richiesto un periodo maggiore di astensione.

Astensione anticipata: come funziona?

In casi particolari, ovvero quando è stata accertata una gravidanza a rischio, ma anche nel caso in cui la mansione svolta non sia compatibile con la gestazione, si può avviare la procedura per la maternità anticipata. Vediamo nello specifico quali sono i casi compatibili con la richiesta.

Calcolo data presunta parto
Calcolo data presunta parto

Innanzitutto l’interdizione per gravidanza (anticipata) spetta alle lavoratrici dipendenti, ma in quali casi si può accedere alla maternità anticipata. Come abbiamo detto il motivo principale è quello che ci siano rischi per la gestazione. Inoltre la richiesta può essere presentata anche nel caso in cui le condizione di lavoro o il tipo stesso di mansione svolta non siano compatibili con la condizione. In quest’ultimo caso la richiesta può essere accolta quando la gestante non può essere trasferita ad altre mansioni.

Maternità anticipata: cosa fare

La domanda di maternità anticipata deve essere presentata prima dell’inizio del periodo di congedo ordinario, vale a dire prima dell’ottavo mese. Il medico deve trasmettere il certificato di gravidanza con la data presunta del parto. Inoltre, da parte dell’ASL deve essere emesso un certificato che attesti i rischi della gravidanza e motivi quindi la richiesta. Nel caso in cui la richiesta venga presentata per condizioni insalubri di lavoro occorre invece rivolgersi all’ispettorato del lavoro.

Per il periodo di astensione la lavoratrice percepirà un indennizzo pari a quello previsto nei casi di congedo ordinario. Stiamo parlando quindi dell’80% della retribuzione media giornaliera prendendo come riferimento la busta paga precedente. L’indennità verrà anticipata dal datore di lavoro o pagata direttamente dall’INPS in base alla categoria lavorativa di appartenenza.

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ultimo aggiornamento: 5 Gennaio 2022 22:16


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