I Dolcificanti artificiali sono sostanze di sintesi, cioè che nascono in laboratorio e sono caratterizzati da un elevato potere edulcorante. Nonostante si pensa che facciano meno male rispetto lo zucchero, è opportuno chiarire alcuni punti.


I dolcificanti artificiali sono ad esempio la saccarina e l’aspartame e vengono spesso aggiunti al posto dello zucchero per dolcificare gli alimenti tentando di risparmiare qualche caloria e di fare un favore alla propria linea.

Sono nati come dolcificanti per diabetici e, grazie al loro potere calorico estremamente basso, si sono presto diffusi in molti dietetici. Queste sostanze hanno infatti un potere dolcificante estremamente elevato tanto che sono sufficienti piccolissime quantità per donare un sapore particolarmente dolce all’alimento.

Non si trovano in natura ma vengono sintetizzati in laboratorio e non comprendono i dolcificanti naturali che sono invece o fruttosio, e come dice la parola stessa, si trovano come in natura.

L’organizzazione mondiale della sanità consiglia di non superare il 10% delle calorie totali attraverso il consumo di zuccheri. Considerando tutti questi fattori l’utilizzo dei dolcificanti artificiali sembrerebbe risolutivo ed altamente salutare, ma in realtà è alquanto ottimistico sperare di tenere sotto controllo l’assunzione calorica semplicemente aggiungendo un dolcificante artificiale al caffè a fine pasto. Non è inoltre consigliabile ricorrere troppo spesso ai prodotti dietetici che li contengono dato che se da un lato la loro sicurezza è ampliamente documentata, dall’altro non esistono ancora studi sulla loro tossicità per un impiego cronico nel lungo periodo di tempo e a dosaggi elevati.

Se ci pensiamo bene i dolcificanti artificiali possono avere anche un effetto diseducativo dato che abituano il palato a preferire alimenti dolci. Mantenendo l’abitudine al dolce è più facile consumare cibi ipercalorici come dolciumi e bevande zuccherate. A conti fatti i dolcificanti artificiali possono pertanto avere un effetto ingrassante.

I dolcificanti artificiali possono pertanto spaventare sia per l’eventualità di effetti tossici nel lungo periodo, ma anche, ironia della sorte, per il pericolo obesità derivante da un loro uso indiscriminato.

Le prime domande relative al collegamento tra i dolcificanti artificiali e i tumori risalgono al periodo in cui le prime ricerche dimostrarono che la combinazione del ciclamato e della saccarina era in grado di provocare tumori alla vescica nelle cavie.

Le ricerche compiute sulle cavie nei primi anni Settanta dimostrarono l’esistenza di un collegamento tra la saccarina e il tumore alla vescica, per questo motivo il Congresso diede ordine di effettuare ulteriori ricerche sulla saccarina e impose che tutti gli alimenti che contenevano la saccarina recassero l’etichetta “Può provocare danni alla salute. Questo prodotto contiene saccarina, causa di tumori nelle cavie da laboratorio”.

L’aspartame, messo in commercio con diversi nomi, fu approvato dalla FDA, dopo diverse analisi che dimostravano che non provocava tumori né altri effetti collaterali sulle cavie da laboratorio. I dubbi relativi alla sua sicurezza ritornarono nel 1996, con una ricerca che suggeriva che l’aumento delle persone affette da tumori al cervello verificatosi tra il 1975 e il 1992 avrebbe potuto essere collegato all’introduzione e all’uso di questo dolcificante. L’analisi delle statistiche dell’NCI dimostrò che l’incidenza generale dei tumori del cervello e del sistema nervoso centrale aveva iniziato ad aumentare.

Guarda cosa accade oggi.

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DONNAGLAMOUR ULTIM'ORA

ultimo aggiornamento: 9 Marzo 2022 11:41


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