A margine dell’uscita di ‘Red Flag’, brano realizzato in featuring con Paola Iezzi e Dani Faiv, Fabio Rovazzi ha parlato del pezzo e non solo.
Tra i vari momenti recenti che lo hanno visto protagonista, in tanti ricordano le polemiche sul “finto furto” subito. Stiamo parlando di Fabio Rovazzi che dopo qualche tempo torna in pista con ‘Red Flag’, brano realizzato in featuring con Paola Iezzi e Dani Faiv. L’artista è stato intervistato da diversi media ai quali ha rilasciato interessanti dichiarazioni sia a livello personale che professionale.
Red Flag e la vita: parla Fabio Rovazzi
Intervistato da Today, proprio a margine dell’uscita di ‘Red Flag’ (modo di dire campanello d’allarme ndr), Fabio Rovazzi ha spiegato quale sia stata la sua idea in questo senso: “Io credo che sia molto personale, non c’è una red flag valida per tutti. A me per esempio sono capitate delle relazioni sbagliate, anche totalmente tossiche. E poi devo ammettere che non sono bravissimo a riconoscerle sul momento”.

Rovazzi ha anche spiegato sempre a Today quelle che per molti è considerata una Red Flag ma non per lui: “Non rispondere al cellulare. Per esempio la mia ragazza non risponde mai, non percepisce il cellulare come lo percepiamo un po’ tutti. Ecco, spesso viene considerata una red flag invece io, che la conosco, so che lo fa perché proprio si dimentica”.
Le parole su Fedez
A margine dell’intervista per Today c’è stato anche un passaggio su Fedez: “Ha detto che ho pagato 500 mila euro per un videoclip? Era un po’ meno, la cifra non è esatta”.
Sempre su Federico Lucia, ma per Open, Rovazzi ha poi sottolineato che grazie a lui e a J-Ax sia riuscito a tenere sotto controllo la fama e il successo. E proprio su Fedez ancora: “Una cosa che il pubblico ancora non ha capito di lui? Hanno avuto modo di conoscere tutte le sue sfaccettature, quelle positive e quelle negative, e quindi secondo me ci sono quelli che l’hanno capito. Forse la questione è che ci sono persone che lo apprezzano e persone che non lo apprezzano, però chi è ormai lo sappiamo, no? In tutte le sue forme. Nelle sue esposizioni è abbastanza autentico. Ha condiviso anche grandi momenti di fragilità e credo che alle persone sia arrivato anche questo. Cioè, non possiamo dire che è solo litigioso o solo un’altra cosa”, ha concluso Rovazzi.