Un esame diagnostico cui frequentemente le donne si devono sottoporre, sia per monitorare usualmente lo stato di salute degli organi genitali, sia in occasione di una gravidanza, è la cosiddetta ecografia pelvica. Un tipo di esame simile, ma più accurato, è invece l’ecografia transvaginale.

L’ecografia transvaginale viene consigliata nel primo mese di gravidanza, perchè consente di analizzare meglio la formazione del feto; oppure quando ci sono patologie come l’amenorrea, sanguinamenti anomali di cui si intende scoprire l’origine, o sospetto di malattie più gravi.

La differenza rispetto ad un’ecografia pelvica tradizionale è che essa avviene dall’interno, tramite una sonda che viene inserita in vagina. Quindi la paziente si trova in posizione da visita ginecologica, ma non ha la necessità di bere per gonfiare la vescica. La sonda emette degli ultrasuoni che vanno a sbattere contro i tessuti, evidenziandoli, ed evidenziando anche eventuali anomalie.

L’esame è assolutamente sicuro e può essere eseguito anche in presenza del ciclo mestruale, e non richiede alcun tipo di preparazione.

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ultimo aggiornamento: 2 Settembre 2020 10:24


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