Il momento in cui in una coppia arriva un figlio è molto delicato, perchè si devono affrontare una serie di situazioni in cui garantire sempre il benessere del bambino. Per una coppia che lavora, gestire i primi mesi di vita del neonato può essere difficile: per fortuna però ci sono alcune agevolazioni di cui è possibile fruire anche per l’inserimento al nido.

La mamma che lavora sa di avere diritto alla cosiddetta “maternità”, ovvero un periodo di sospensione dal lavoro durante il quale riceve comunque una retribuzione, ma che la aiuta ad affrontare i mesi cruciali del parto e quelli immediatamente successivi.

Il congedo di maternità ha una durata complessiva di cinque mesi, terminati i quali una soluzione possibile potrebbe essere l’inserimento del bambino in asilo nido. Anche questa fase però richiede la presenza costante di mamma e papà: si potrebbe pensare così di fruire anche del cosiddetto “congedo parentale”, o “maternità facoltativa”.

Si tratta di altri dieci mesi, che possono essere sfruttati anche in modo frazionato, durante i quali si percepisce il 30% del proprio stipendio, ma durante i quali ci si può assentare dal lavoro per aiutare il bambino a prendere confidenza con la realtà dell’asilo nido.

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ultimo aggiornamento: 4 Agosto 2020 10:43


Testo “Di domenica” Subsonica

Come funziona inserimento al nido