Martina Arduino è una danzatrice con una carriera caratterizzata da interpretazioni di ruoli principali in balletti prestigiosi.
Grazie al suo talento, alla tecnica raffinata ed alla straordinaria espressività, Martina Arduino è riuscita a diventare prima ballerina del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, una delle più prestigiose compagnie di danza classica al mondo. Conosciamola meglio.
Chi è Martina Arduino: biografia e formazione
Nata il 4 settembre 1996 a Moncalieri, in provincia di Torino, sotto il segno della Vergine, Martina Arduino ha scoperto la danza classica quasi per caso all’età di tre anni, quando ha accompagnato sua sorella maggiore a una lezione di prova in una scuola di danza a Torino. Affascinata da quell’ambiente, ha insistito per partecipare. Ben presto il suo talento si è fatto notare: la direttrice nonostante la giovanissima età ha apprezzato le sue potenzialità. Da quel momento, non ha più smesso di danzare.
A 11 anni, nel 2007, è entrata alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, un’istituzione per la formazione dei danzatori. La sua famiglia, che l’ha sempre sostenuta, si è trasferita con lei a Milano per supportare il suo percorso artistico. Martina si è poi diplomata nel 2015 ed in seguito ha subito ottenuto la scritturazione da parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
La sua carriera professionale
La carriera di Martina Arduino è costellata di traguardi significativi e riconoscimenti. Nel 2016, ha ricevuto il Premio Danza&Danza come Interprete emergente, un prestigioso riconoscimento per il suo talento precoce. L’anno dopo ha iniziato ad interpretare ruoli da protagonista, come Giulietta in “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan ed Odette/Odile ne “Il lago dei cigni” di Aleksej Ratmanskij, accanto a Nicola Del Freo. Nello stesso anno ha conquistato il Premio Europaindanza per la sua interpretazione di Giulietta.
Nel 2018 è stata nominata prima ballerina del Teatro alla Scala, un traguardo eccezionale per la sua giovane età. Nel corso dell’anno ha avuto modo di impreziosire il suo repertorio con altri ruoli importanti, tra i quali: Medora e Gulnare in “Le Corsaire”; Kitri in “Don Chisciotte”; l’amante di Lescaut in “Manon”; la Fata Confetto in” Lo schiaccianoci”.
Grazie alle sue interpretazioni in Bolero di Ravel ed in Sylvia, coreografia di Manuel Legris, ha ricevuto grandi attestati di lode, dimostrando versatilità tra ruoli classici e moderni. A distanza di un anno, nel 2021: ha debuttato nel ruolo di “Giselle” nell’omonimo balletto, sotto la guida simbolica di Carla Fracci, che l’ha diretta in masterclass per il Corpo di Ballo della Scala. La sua performance, trasmessa in streaming, ha ottenuto elogi.
Nella stagione 2023-2024 ha indossato i panni della protagonista de “Lo schiaccianoci” di Čajkovskij, nel ruolo di Clara, con l’étoile Jacopo Tissi. Inoltre si è esibita in “La Bayadère” di Nureyev, nel ruolo di Nikiya, accanto al primo ballerino Marco Agostino. A novembre 2024, Martina ha debuttato come Mauve Girl e Green Girl in “Dances at a Gathering” di Jerome Robbins, parte del Trittico Balanchine/Robbins, trasmesso in streaming su LaScalaTv, il 12 novembre 2024.
La ballerina ha aperto la stagione 2024-2025 nel ruolo di Clara ne Lo schiaccianoci di Rudolf Nureyev, per poi partecipare allo spettacolo Giselle, balletto iconico nella coreografia di Manuel Legris. In scena la danzatrice ha avuto modo di distinguersi per la potenza tecnica e l’espressività, affrontando ruoli complessi che implicano grande controllo e sensibilità artistica.
La vita privata di Martina Arduino
Martina Arduino è fidanzata con Marco Agostino, anche lui primo ballerino della Scala. La loro partnership si estende quindi dal palcoscenico alla vita privata, dove trovano un equilibrio che li aiuta a gestire le sfide professionali.
Infatti Marco e Martina hanno avuto modo di condividere più volte il palcoscenico, come in “La Bayadère” (2023), dove lui interpretava Solor e lei Nikiya. La loro relazione, iniziata nel 2017, è caratterizzata da un forte legame personale e professionale, e dovrebbero vivere insieme a Milano.
Chi è Marco Agostino?
Marco Agostino, nato a Messina il 25 gennaio 1994, sotto il segno dell’Acquario, ha iniziato a studiare danza classica in una scuola locale, mostrando un grande talento naturale. Nel 2005, è entrato nella prestigiosa Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, vivendo lontano dalla famiglia. Durante gli studi, ha affinanato la sua tecnica sotto la guida di maestri come Paolo Podini e Leonid Nikonov.
Si è formato alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, diplomandosi nel 2013. È entrato nel Corpo di Ballo della Scala nello stesso anno, e nel 2014 è diventato membro stabile, iniziando a costruire la sua carriera con ruoli di crescente importanza.
Nel 2023 è stato nominato primo ballerino, dopo aver collezionato significative esperienza in scena come solista, a partire dal 2018. È riconosciuto come uno dei talenti più promettenti della danza italiana, noto per la sua tecnica impeccabile, presenza scenica e versatilità in ruoli classici e contemporanei.
Curiosità su Martina Arduino
– Il suo Instagram pubblica contenuti che offrono uno sguardo sulla sua vita professionale e personale, mescolando la sua carriera di danzatrice con momenti quotidiani. Durante il lockdown, ha mantenuto il contatto con il pubblico tramite i social, condividendo momenti della sua vita privata ma anche il suo percorso di ballerina.
– Sul suo approccio alla danza, la ballerina ha confidato di dedicarsi con estrema concentrazione allo studio dei ruoli, sia in sala con i coreografi sia a casa, analizzando la storia e i significati dei personaggi. In più ha raccontato di trovare particolarmente stimolante lavorare in coppia, cercando armonia e complicità per creare magia sul palco.
– Martina è nota per il suo stile romantico, ma non si considera legata ad un unico genere, mostrando versatilità in balletti classici, romantici e contemporanei.
La ballerina ha lavorato con leggende della danza come Carla Fracci, che l’ha ispirata a portare emozione ed anima nei suoi personaggi. Martina quando parla della Fracci, la ricorda come un’ispirazione, sottolineando il suo insegnamento di esprimere l’umanità dei personaggi attraverso la danza.
– Martina ha più volte sottolineato l’importanza della famiglia, che l’ha sempre supportata, ed il ruolo fondamentale dei maestri nella sua formazione, come: Vera Karpenko, Tatiana Nikonova e Massimo Murru.