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Gianni Riotta: vita e carriera del giornalista, scrittore e docente

Gianni Riotta, scrittore e giornalista italiano, ritratto in foto, Parigi, Francia, 2018. (Foto di Leonardo Cendamo/Getty Images)

Come giornalista ed accademico, Gianni Riotta si è mobilitato su più fronti per contrastare la disinformazione. Conosciamolo meglio.

Gianni Riotta si è imposto come nome noto del giornalismo, della scrittura e del mondo accademico. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di spaziare tra media tradizionali, innovazione digitale ed impegno accademico. Ecco una panoramica della sua vita e carriera.

Gianni Riotta: biografia, formazione e prime esperienze nel mondo del giornalismo

Giovanni Riotta, detto Gianni, è nato a Palermo il 12 gennaio 1954, sotto il segno del Capricorno. Influenzato da suo padre Salvatore Riotta, redattore del “Giornale di Sicilia”, ha mostrato autonomamente un precoce interesse per il giornalismo. Infatti, a soli 17 anni ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo, come corrispondente per “Il Manifesto”. In più, ha avuto modo di collaborare con delle pagine culturali del “Giornale di Sicilia”.

Dopo essersi laureato in Filosofia all’Università di Palermo con una tesi sul concetto di verità nei linguaggi formalizzati, nel 1976 si è trasferito a Roma. Grazie ad una borsa di studio Fulbright, ha frequentato la Columbia University Graduate School of Journalism a New York, dove ha conseguito un Master of Science. Tra le sue prime esperienze editoriali, nel 1996, con Umberto Eco, ha fondato “Golem”, la prima rivista italiana su Internet.

Carriera giornalistica

Riotta è entrato a pieno titolo nel mondo del giornalismo, collaborando con Radio3 Rai e testate come: “La Stampa”, “L’Espresso”,Il Corriere della Sera”, per il quale nel 1998 ha fatto da corrispondente da New York su proposta di Ugo Stille. Durante il soggiorno negli USA, ha scritto per prestigiosi media internazionali, tra cui: The New York Times, The Washington Post, Le Monde, The Wall Street Journal, The Guardian, El Pais, Süddeutsche Zeitung e Foreign Policy.

In seguito, ha ricoperto il ruolo di vicedirettore de “La Stampa” nel periodo 1998-2002, e nello stesso ruolo ha collaborato con il “Corriere della Sera” (2004-2006). Dal 2006 al 2009 ha diretto il TG1, ed in Rai ha istituito il premio “Libro dell’anno di TG1 Benjamin”, assegnato tramite voto online. Un premio, che ha visto tra i vincitori: Roberto Saviano per “Gomorra” nel 2008 e J.K. Rowling per “Harry Potter e i Doni della Morte” nel 2009.

Dal 2009 al 2011, nelle vesti di direttore de “Il Sole 24 Ore”, ha sposato una linea editoriale più generalista e digitale. In seguito, Riotta è stato sfiduciato dai giornalisti nel 2011 a causa di tensioni legate a tagli economici e al crollo delle vendite. Durante questa parentesi negativa della sua carriera, ha trovato la solidarietà di Roberto Saviano, che ha elogiato il suo impegno contro la criminalità organizzata.

Dal 2011 ha firmato da editorialista pezzi per “La Stampa”, e dal 2021 ha lavorato per “La Repubblica” e “HuffPost Italia”. Inoltre è diventato membro permanente del Council on Foreign Relations. Inoltre ha avuto modo di contribuire a Foreign Policy e The Atlantic. Nel 2015 ha fondato la startup Catch, finanziata da Google per studiare la diffusione delle fake news.

Carriera accademica ed attività come scrittore

Riotta nel mondo accademico ha avuto modo di ottenere il conferimento del titolo di Visiting Professor a Princeton University, specializzato in digital humanities, machine writing e storia sociale e visiva dell’Italia. Dal 2018 ha guidato il Master di Giornalismo e Comunicazione Multimediale ed il Data Lab della Luiss Guido Carli di Roma, dove ha anche coordinato l’Italian Digital Media Observatory (IDMO): progetto europeo per combattere la disinformazione.

Come docente, Riotta ha insegnato anche all’Università di Palermo, Bologna e IMT Lucca. Inoltre, è entrato a far parte come membro dell’Advisory Board di NewsGuard e dell’European Digital Media Observatory.

Si è inoltre fatto conoscere come autore di libri, molti dei quali tradotti in diverse lingue, spaziando tra narrativa, saggistica e giornalismo. Tra le sue opere principali: “Cambio di stagione” (Feltrinelli, 1992), vincitore del Premio Grinzane Cavour e del Premio Bergamo.

L’opera “Principe delle nuvole” (Rizzoli, 1997), si è classificato tra i finalisti del Prix Médicis in Francia, vincendo l’European Florio Award (2002) ed il Premio Napoli. Inoltre ha scritto: “N.Y. Undici settembre” (Einaudi, 2001); “Le cose che ho imparato” (Mondadori, 2011); “Il web ci rende liberi?” (Einaudi, 2013); “Il mondo di Steve McCurry” (Mondadori, 2015).

Tra i vari riconoscimenti che ha ricevuto come giornalista e non solo, bisogna menzionare: il Premiolino (1989); il Premio È Giornalismo (1997); il Premio Don Puglisi (2008) per l’impegno contro la criminalità organizzata; il Premio Ischia (2009); il Premio Palmi (2010); il Premio America della Fondazione Italia-USA e Premio Giornalistico Amerigo (2013). Nel 2011 ha ricevuto poi la Laurea Honoris Causa dall’Archivio di Stato di Roma, per la tutela del patrimonio culturale italiano. Mentre nel 2014 ha ottenuto la nomina a Commendatore della Repubblica Italiana.

Vita privata di Gianni Riotta

Riotta è sposato, ha due figli, ma non sono disponibili informazioni pubbliche dettagliate sulla sua vita familiare, che ha tenuto lontano dai riflettori.

Dove vive?

Dovrebbe dividersi tra New York e Roma, dal 2001 ha la cittadinanza statunitense.

Curiosità su Gianni Riotta

– Riotta è molto attivo sui social, in particolare su X, Instagram e Facebook, dove è riconosciuto come uno dei principali nomi nel campo dei new media e della politica estera. I suoi post si concentrano su: analisi politica e geopolitica, cultura e media, informazione e giornalismo.

– Per la sua gestione del TG1 ha ricevuto delle critiche per via di un approccio ritenuto troppo “sensazionalista”, in particolare nella copertura del terremoto dell’Aquila del 2009. Riotta ha ricevuto diverse critiche per alcune scelte editoriali, anche durante la sua direzione de Il Sole 24 Ore.

– Nel 2022, un suo tweet contro Lucio Caracciolo, accusato di essere un “Putinversteher” per le sue posizioni sulle sanzioni alla Russia, ha generato un accesso dibattito, con altri giornalisti come Massimo Giannini ed Ezio Mauro che hanno difeso Caracciolo.

– In ambito giornalistico ed accademico ha mostrato un grande interesse per le nuove tecnologie e per il dibattito sulla disinformazione digitale, attivandosi per contrastare la disinformazione.

– Tra le altre passioni di Riotta, si deve segnalare quella per il calcio: ha ricoperto il ruolo di allenatore della squadra di calcio Blue Lions per quattro anni.

– Gianni Riotta ha partecipato a diverse trasmissioni televisive, in particolare su La7 – in programmi come “Omnibus” e “L’Aria Che Tira” – dove in qualità di ospite regolare ha commentato eventi di attualità politica, geopolitica e digitale. Inoltre ha ricevuto l’invito come ospite di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, programma di Piero Chiambretti, in onda il 22 maggio, alle 21.20 su Rai 3.

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2025 13:43

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