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Chi è Andrea Ballabio: rinomato medico, ricercatore e genetista

Andrea Ballabio, in foto il Direttore dell'Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli, durante la conferenza stampa, presso l'Istituto Telethon, 19 luglio 2016.

Andiamo ad approfondire la conoscenza di Andrea Ballabio, medico e genetista italiano di fama internazionale.

Andrea Ballabio è un medico e ricercatore italiano, noto principalmente per il suo lavoro in genetica medica e molecolare, in particolare nello studio delle malattie genetiche rare. È il fondatore e direttore scientifico del TIGEM (Telethon Institute of Genetics and Medicine) di Napoli, istituto di eccellenza per la ricerca sulle malattie genetiche.

Andrea Ballabio: biografia e formazione

Nato a Napoli il 27 gennaio 1957, sotto il segno dell’Acquario, Andrea Ballabio si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981 presso l’Università Federico II di Napoli. Nella stessa università ha completato la specializzazione in Pediatria nel 1985.

Dopo la laurea, ha trascorso diversi anni all’estero, perfezionando le sue competenze in genetica. In seguiti, ha lavorato come borsista post-dottorato presso l’Istituto di Genetica e Biofisica di Napoli e al Guy’s Hospital di Londra.

La sua passione per la ricerca, e la cura delle malattie genetiche, lo ha portato a dedicare la sua lunga carriera allo studio dei meccanismi genetici e cellulari. In particolare, la sua attenzione si è concentrata su malattie rare e neurodegenerative.

La sua carriera scientifica ed accademica

Nel 1989, Ballabio si è trasferito negli Stati Uniti, dove è diventato professore associato e co-direttore del Human Genome Center presso il Dipartimento di Genetica Molecolare e Umana del Baylor College of Medicine a Houston, Texas. Durante questo periodo, ha contribuito significativamente al Progetto Genoma Umano, identificando e caratterizzando il gene XIST, fondamentale per la comprensione dell’inattivazione del cromosoma X.

Nel 1994, su invito della Fondazione Telethon e di Susanna Agnelli, Ballabio è rientrato in Italia per fondare e dirigere l’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM), inizialmente a Milano e poi trasferito a Pozzuoli nel 2000. È stato direttore scientifico del TIGEM fino al 2023, trasformandolo in un centro di eccellenza internazionale per la ricerca sulle malattie genetiche rare, con circa 220 ricercatori provenienti da tutto il mondo.

Parallelamente ha portato avanti la sua carriera accademica come professore ordinario di Genetica Medica presso l’Università Federico II di Napoli e visiting professor presso il Baylor College of Medicine di Houston e l’Università di Oxford.

Contributi nel campo scientifico

Andrea Ballabio ha legato il suo nome a delle importanti scoperte pionieristiche sui lisosomi e sull’autofagia: processo cellulare fondamentale attraverso il quale le cellule degradano e riciclano i propri componenti danneggiati, obsoleti o non necessari.

In particolare, il suo gruppo di ricerca ha identificato il gene TFEB, un regolatore chiave della funzione lisosomiale e dell’autofagia, con implicazioni rivoluzionarie per la biologia cellulare de il trattamento di malattie neurodegenerative come: Parkinson, Alzheimer, Huntingto), malattie lisosomiali ed alcuni tipi di cancro.

Il genetista campano ha inoltre identificato i geni responsabili di numerose malattie genetiche rare, contribuendo alla comprensione dei loro meccanismi patogenetici. Le sue ricerche hanno dimostrato che i lisosomi non sono semplici “cestini dei rifiuti” cellulari, ma organelli dinamici. La cui capacità è quella di adattarsi agli stimoli ambientali, aprendo nuove prospettive terapeutiche.

Con il suo team è riuscito così ad identificare numerosi geni responsabili di malattie genetiche rare, come la sindrome di Lowe ed altre patologie legate a disfunzioni metaboliche o dello sviluppo. Queste scoperte hanno permesso una migliore diagnosi e lo sviluppo di approcci terapeutici mirati.

Impatto nella comunità scientifica internazionale e riconoscimenti

Sotto la sua leadership, il TIGEM ha lavorato a terapie geniche per malattie rare, come la terapia genica per l’amiloidosi ereditaria ed altre condizioni lisosomiali. Questi studi hanno portato a progressi significativi verso trattamenti clinici per pazienti affetti da patologie precedentemente incurabili.

Ballabio ha pubblicato centinaia di articoli scientifici in riviste prestigiose, come “Nature”, “Science” e “Cell”, contribuendo a definire il panorama della genetica medica moderna. In più è riconosciuto come inventore di 8 brevetti internazionali.

Inoltre, ha formato generazioni di scienziati attraverso il TIGEM, contribuendo alla crescita della comunità scientifica italiana ed internazionale. Il suo lavoro ha avuto un impatto non solo nella ricerca, ma anche nella costruzione di una rete di eccellenza accademica.

Ballabio ha svolto anche il ruolo di co-fondatore di Casma Therapeutics (Boston) e consulente scientifico per diversi istituti, tra cui l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) di Padova, Human Technopole di Milano ed altri.

È stato anche coinvolto in numerosi consorzi internazionali per la ricerca genetica e ha ricevuto riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui premi scientifici e nomine in accademie prestigiose. Il dottor Ballabio ha ricevuto il Premio Louis-Jeantet per la Medicina nel 2016, primo italiano ad ottenerlo, per le sue ricerche sui lisosomi.

Tra gli altri riconoscimenti a lui rivolti, si deve segnalare l’Advanced Grant dell’European Research Council (ERC) negli anni 2010, 2016, 2023. Tra l’altro, ha ricevuto il Premio Leonetti (2019) per il suo impegno nella ricerca sulle malattie genetiche rare. Nel 2021 ha vinto il Premio Antonio Feltrinelli, per le scienze biologiche.

Ballabio ha ricevuto anche una Laurea Honoris Causa in Scienze Biologiche dall’Università di Camerino nel 2022. È stato nominato Commendatore nel 2007, e nel 2021 Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il genetista campano ha ricoperto anche il ruolo di presidente della Società Europea di Genetica Umana (1998). Come membro ha fatto parte della European Molecular Biology Organization (EMBO) dal 1998.

Nel corso del 2025 ha ricevuto il Beth Levine Prize in Autophagy Research, assegnato dal Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, per i contributi all’autofagia.

Vita familiare e personale di Andrea Ballabio

Non ci sono dettagli pubblici su stato civile, coniuge, figli o altre informazioni personali. Il Prof. Ballabio ha dichiarato di preferire mantenere riservata la sua vita privata. La volontà di tenere separata la vita personale dall’immagine pubblica è un tratto che accomuna le figure di spicco del mondo accademico.

Curiosità su Andrea Ballabio

– Si ha una panoramica della sua carriera su diversi siti web di riviste scientifiche, ma anche sul sito della Fondazione CHOPS, su quello ufficiale di TIGEM e su quello dell’Accademia Dei Lincei.

– È stato anche attore bambino, interpretando Peter Antrobus nello sceneggiato televisivo “Melissa” (1966), diretto da Daniele D’Anza.

– Appassionato di sport, in particolare di sci, Ballabio ha coltivato un approccio alla vita a 360 gradi, combinando ricerca, didattica ed interessi personali.

– Nel 2006, ha partecipato come tedoforo ai XX Giochi Olimpici Invernali di Torino, documentando il suo coinvolgimento in momenti significativi per la comunità italiana.

– Tra gli ospiti di Alberto Angela, nell’ultima puntata della terza edizione di “Noos”, in prima serata su Rai 1 il 28 luglio 2025, vi è il Prof. Andrea Ballabio. In qualità di genetista, tra i più importanti in Europa, è stato invitato ad approfondire le scoperte della genetica e le eventuali applicazioni per la salute.

Riproduzione riservata © 2025 - DG

ultimo aggiornamento: 28 Luglio 2025 13:06

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