Andiamo a conoscere più approfonditamente il vincitore del Premio Strega 2025: ecco cosa c’è da sapere su Andrea Bajani.
Andrea Bajani si è fatto conoscere dagli appassionati di lettura, come autore di romanzi, raccolte di poesie, saggi, reportage ed opere teatrali. La sua penna è riconosciuta come una tra le più talentuose della narrativa italiana contemporanea, capace di scavare nella complessità delle emozioni umane con rispetto e rigore.
Biografia e formazione di Andrea Bajani
Nato a Roma il 16 agosto 1975, sotto il segno del Leone, Andrea Bajani è cresciuto a Cuneo, in Piemonte. Dopo gli studi, si è dedicato alla scrittura ed al giornalismo, sviluppando un approccio letterario che lo ha spinto a coniugare: introspezione, critica sociale e sperimentazione stilistica.
La sua formazione ed il suo percorso accademico lo hanno portato ad esplorare temi complessi come: i rapporti familiari, il precariato, il sistema educativo e le dinamiche di potere, spesso con uno sguardo critico verso le strutture patriarcali.
La sua carriera da scrittore
Bajani ha esordito nel 2002 con il romanzo “Morto un papa” (Portofranco), per poi raggiungere una maggiore notorietà con “Cordiali saluti”, pubblicato da Einaudi nel 2005, un’opera che indaga il mondo del lavoro precario. Negli anni ha scritto non solo romanzi, ma anche raccolte di poesie, saggi, reportage ed opere per il teatro.
Tra i suoi romanzi di successo, si devono citare: “Domani niente scuola” (Einaudi, 2008); “Ogni promessa” edito da Einaudi nel 2010, vincitore del Premio Bagutta. Sempre per Einaudi nel 2013 ha pubblicato “Mi spezzo ma non m’impiego”
Nel 2021 ha presentato “Il libro delle case” (edito da Feltrinelli), con il quale è arrivato finalista al Premio Strega, consolidando la sua reputazione di autore autorevole. Oltre ai romanzi, Bajani ha pubblicato raccolte di poesie, come ad esempio “Dimora naturale” nel 2008; e nel 2017 “Promemoria”. Come autore di saggi ha presentato con Laterza, l’opera dal titolo: “La scuola non serve a niente”.
Inoltre, ha intrecciato diverse collaborazioni con testate giornalistiche di punta, nel panorama nazionale, lavorando ad esempio con La Stampa ed Il Sole 24 Ore. Andrea Bajani ha anche critto per il teatro, con lavori come “Miserabili” ed “Il tempo che resta”. Ma l’autore italiano si è dedicato anche alla docenza, insegnando scrittura creativa, alla Rice University di Houston, in Texas.
I suoi libri tradotti in diverse lingue, gli hanno permesso di ricevere numerosi riconoscimenti, tra cui: il Premio Super Mondello, il Recanati ed il Brancati. Inoltre, ha vinto il Premio Strega 2025 con il romanzo “L’anniversario”, pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli, che ha ottenuto 194 voti, e ha conquistato anche il Premio Strega Giovani 2025. L’opera, proposta da Emanuele Trevi, affronta il tema dei legami familiari tossici, narrando la storia di un figlio che, dopo dieci anni di silenzio, riflette sul distacco definitivo dalla famiglia, segnata dalla violenza psicologica di un padre oppressivo e dalla sottomissione della madre. Il romanzo, breve ma intenso, è stato elogiato per la sua narrazione lucida e per il coraggio di affrontare un tabù come la rottura dei rapporti familiari.
La vita privata di Andrea Bajani
Andrea Bajani è una persona riservata, come evidenziato dal suo tenersi lontano dai social. Le fonti disponibili, come articoli ed interviste, si concentrano prevalentemente sulla sua carriera letteraria, i suoi romanzi ed i riconoscimenti ottenuti.
Dove vive?
Vive tra Roma, Torino e Houston, soprattutto per portare avanti i suoi impegni professionali. Ed infatti ha avuto modo di tenere corsi di scrittura creativa alla Rice University.
Curiosità su Andrea Bajani
– La sua presenza social è discreta, come testimoniato dal suo profilo Instagram: privato, con pochi post, follower e profili seguiti.
– I suoi lavori si sono spesso soffermati sull’esplorazione di temi sociali come il precariato, la scuola, le relazioni familiari. L’autore ha adoperato uno stile raffinato ed introspettivo, contestando in più occasioni la “versione ufficiale” delle narrazioni, in particolare quella patriarcale.
– Nel descriversi come uno scrittore, si è definito come disciplinato ma istintivo, ammettendo di scrivere solo quando sente di avere qualcosa di necessario da dire, ossia quando sente un’urgenza narrativa.
– Bajani non si è dedicato solo alla scrittura ma anche all’insegnamento negli Stati Uniti, circostanza che ha evidenziato il suo legame con l’Italia. I suoi impegni fuori dal nostro Paese riflettono la sua capacità di dialogare con contesti culturali diversi, mantenendo una voce autentica e profondamente radicata nella contemporaneità.
– Lo scrittore, in alcune interviste, ha sottolineato l’importanza della lettura e della scrittura come strumenti di apprendimento continuo.
– Andrea Bajani ha dichiarato che il suo libro “L’anniversario” è nato da una lezione universitaria, scritta di getto, ma rivista per quasi trenta mesi. Il risultato finale ha dato vita ad un romanzo di 128 pagine, sulla storia di una famiglia infelice, con la presenza di un padre oppressivo e violento, ed una madre succube del marito.