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“Il fungo killer è una seria minaccia”: cos’è, i sintomi, il tasso di mortalità e le cure

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L’Italia è il terzo paese in Europa per numero di positivi alla Candida auris: scopriamo cos’è e quali sono i sintomi a cui fare attenzione.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la Candida auris è “si sta diffondendo rapidamente” negli ospedali europei. Ribattezzato “fungo killer”, è in grado di resistere su diverse superfici e, come se non bastasse, è immune a tantissimi farmaci antimicotici. Vediamo cos’è, quali sono i sintomi e come si cura.

Candida auris: cos’è e quali sono i sintomi

Gli esperti non hanno alcun dubbio: la Candida auris è “una seria minaccia per i pazienti e i sistemi sanitari“. Chiamato anche “fungo killer”, preoccupa soprattutto per la sua capacità di persistere su diverse superfici, apparecchiature mediche comprese ,e di diffondersi facilmente e rapidamente tra i pazienti.

E’ bene sottolineare che, nella maggior parte dei casi, si diffonde in ambienti ospedalieri. Un dato all’apparenza incoraggiante, ma che in realtà non lo è perché quasi tutte le persone che si trovano in ospedale hanno un sistema immunitario indebolito ed entrano facilmente in contatto tra loro. Ovviamente, “passandosi” la malattia. Come se non bastasse, la Candida auris è resistente a molti farmaci antimicotici.

Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, gli Stati più colpiti sono: Spagna (1.807 casi), Grecia (852), Italia (712), Romania (404) e Germania (120). I sintomi del “fungo killer”, purtroppo, sono generici e possono indurre in confusione. Tra i disturbi più comuni si segnalano: otite, infezioni di ferite, infezioni del sangue e infezioni agli organi addominali.

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Candida auris: cura e mortalità

Purtroppo, quasi tutti i paesi europei, Italia compresa, non dispongono di un sistema di sorveglianza nazionale per Candida auris. Questo significa che la prevenzione e il controllo delle infezioni sono difficili da attuare e, probabilmente, la malattia viene sottovalutata. Un rischio, visto che parliamo di un fungo la cui mortalità è stimata dal 30% al 70%.

Non solo, nel momento in cui non viene somministrata nell’immediato una terapia adeguata, i pazienti rischiano gravi infezioni, pericolose soprattutto per coloro che hanno già una o più patologie. In ogni modo, nella maggior parte dei casi le infezioni si curano con le echinocandine, una classe di antimicotici a cui il “killer” non è troppo resistente.

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ultimo aggiornamento: 23 Settembre 2025 9:43

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