Il caffè ridurrebbe il rischio di ammalarsi di diabete, se consumato entro certi limiti, lo afferma un recente studio dell’Institute for Scientific information on Coffee.

In occasione della Giornata mondiale del diabete è stato presentato un recente studio dell’Institute for Scientific information on Coffee che riporta:

“L’evidenza epidemiologica ha fotografato una favorevole associazione tra l’incremento di tazzine bevute ogni giorno e una ulteriore riduzione (7-8%) del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2”.

Il diabete  è una delle malattie più diffuse destinata, tra l’altro ad aumentare in futuro visto che ora ad essere colpite sono 1 persona ogni 12 in Italia, ma entro 26 anni le persone colpite saranno il doppio, 1 ogni 6. Oggi oltre 380 milioni di persone sono affette da questa patologia per un costo sociale di 548 miliardi di dollari.

Chi consuma caffè sarebbe più protetto rispetto a chi non lo consuma. L’effetto protettivo addizionale per tazza di caffè vale entro le 3/4 tazzine al giorno e l’incremento è del 7-8 per cento ogni tazzina.

A proteggere secondo gli studiosi non dovrebbe essere la caffeina poiché lo scudo protettivo si verifica anche quando si consuma la stessa quantità di caffè decaffeinato.

A proteggere dal diabete, quindi, secondo gli studiosi, potrebbe essere la qualità del caffè: ad esempio il caffè filtrato ha un maggiore effetto protettivo e quello decaffeinato protegge più di quello normale.

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ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2014 18:40


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