Con il brano Controvento Arisa è la vincitrice del 64° festival di Sanremo. Secondo Gualazzi, terzo Rubino.

Non si scompone più di tanto Arisa all’annuncio del verdetto finale che la decreta vincitrice del festival di Sanremo. E ripropone Controvento, il brano vincitore, con molti sorrisi e senza una lacrima. Al secondo posto Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots, al terzo la vera rivelazione di questo festival Renzo Rubino.

Francesco Renga, primo nella classifica provvisoria di giovedì, che fino all’ultimo sembrava tra il più probabile vincitore si deve accontentare del quarto posto. Il Premio della critica “Mia Martini” è andato a Cristiano De André per Invisibili, un brano a cui l’artista teneva molto e che era stato eliminato. Il premio  della sala stampa “Lucio Dalla” è andato, invece, ai Perturbazione.

“È la mia prima volta da big – ha dichiarato Arisa – sono felice di aver vinto questo premio anche perché credo che la mia canzone sia estremamente pop e considerando che questo è un avvenimento pop, era probabilmente giusto che vincesse. Ma sono anche contenta di aver condiviso il podio con Renzo e con Raphael, perché in entrambi i casi c’è stata una ricerca e lo sforzo di portare qualcosa di nuovo”

La serata dedicata alle nuove proposte aveva celebrato la vittoria del giovane Rocco Pagliarulo in arte “Rocco Hunt” . Il diciannovenne di Salerno con la sua canzone “Nu Journo Buono” discute la situazione del sud, esalta i valori positivi di questa terra e preannuncia un futuro prosperoso e senza problemi e l’arrivo di “un giorno buono”.

Per quel che riguarda gli ascolti c’è stata una leggera risalita nelle ultime due serate: la finale di sabato è superato la soglia dei 9 milioni di telespettatori ma rimane comunque un valore ben al di sotto degli oltre 13 milioni dell’anno scorso.

Il direttore di Rai uno, Giancarlo Leone, ha sottolineato in conferenza stampa che «è facile scendere, molto difficile è risalire» e che se ci fosse stato una continuità della discesa, «allora avrebbe rappresentato l’esistenza di un problema molto serio». La risalita degli ascolti invece c’è stata, e questo è stato valutato come «un segnale molto importante».

La valutazione di Fazio: “non stiamo parlando di una catastrofe: si usa la parola flop in modo sciocco, si è trattato di un ascolto inferiore rispetto all’anno scorso che ha tanti perché. A volte fa un po’ sorridere l’imputazione di quelli che dicono: non avete fatto questo o quello; un conto è il desiderio, un conto è il possibile”. “Il prossimo anno? Se ci fosse un idea buona lo rifarei”.

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2022 10:19


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