Francesca Bubba si è imposta come figura dell’attivismo materno-femminista, promuovendo diverse iniziative per supportare famiglie e madri.
Francesca Bubba è un’attivista, scrittrice e madre che si è fatta conoscere per la sua dedizione a temi legati a: maternità, lotta di classe, diritti sociali ed autodeterminazione femminile. La sua voce si è sollevata per criticare i miti romantici ed idealizzati della maternità, evidenziando le difficoltà strutturali, la violenza ostetrica, il carico mentale sulle madri e le disuguaglianze sociali in Italia.
Francesca Bubba: biografia e carriera
Francesca Bubba ha origini calabresi, dovrebbe essere di Catanzaro. Si sa dai social che è nata nel 1993, presumibilmente il 16 marzo, quindi dovrebbe essere del segno dei Pesci. Francesca ha frequentato l’Università della Calabria (UniCal).
La carriera social è esplosa dopo che è diventata madre per la prima volta. Come creator digitale ed attivista ha usato i social per criticare i miti della maternità “naturale” e multitasking, la violenza ostetrica e le disuguaglianze di classe. Si è anche occupata di: femminismo, lotta di classe, diritti sociali e mutualismo. Il suo attivismo, pratico e gratuito, si è rivolto soprattutto a madri in difficoltà.
Da fondatrice del movimento #ancheame, ha promosso una proposta di legge contro la violenza ostetrica.
Come divulgatrice ha collaborato con testate come TPI (The Post Internazionale) per inchieste sul “lato oscuro” della maternità. Nel 2023 ha pubblicato il suo primo libro, “Preparati a spingere“ (edito da Rizzoli), un saggio-inchiesta con cui ha smontato gli stereotipi, narrando le difficoltà reali delle madri in Italia. Nel contestare il “mito della maternità naturale” come sacrificio amorevole, ha analizzato il post-partum, la mancanza di servizi e le narrazioni tossiche sui social.
Ma si è impegnata anche nel portare avanti altri progetti tra cui la condivisione di Cucina di Classe: ricettario politico gratuito su Substack, con ricette economiche e riflessioni sulla disuguaglianza alimentare. Questo ricettario gratuito – disponibile sulla sua newsletter Substack – suggerisce ricette economiche ma anche riflessioni sulla disuguaglianza alimentare e la cucina come atto di resistenza classista.
Inoltre ha realizzato il podcast “Le forme della maternità”, in collaborazione con Mission Bambini, in cui ha dato voce a storie reali di madri per decostruire stereotipi e tabù, promuovendo un approccio inclusivo e critico.
Nel 2025 ha lanciato Condivisione è cura, una piattaforma di mutualismo tra genitori per scambio gratuito di oggetti, servizi e sostegno. Nello specifico questa piattaforma online solidale offre il baratto di: oggetti (culle, passeggini, vestiti), servizi (babysitting, consulenze legali o psicologiche). Ma allo stesso tempo offre sostegno materiale per contrastare l’isolamento e il consumismo.
Si deve inoltre ricordare che l’attivista e divulgatrice ha lanciato il progetto Bubbelli: una scuola online co-fondata con il compagno.
Le sue inchieste per The Post Internazionale (TPI)
Francesca Bubba ha collaborato a lungo con The Post Internazionale (TPI), dove ha pubblicato una serie di inchieste approfondite sul “lato oscuro” della maternità. Si tratta di una vera e propria inchiesta a puntate, iniziata nel 2022 e proseguita negli anni successivi, dove ha criticato narrazioni antiscientifiche, derive spirituali, business dei corsi a pagamento e rischi legati al parto “naturale” estremo, spesso promossi da influencer, ostetriche e community online.
Tra le sue inchieste su TPI si deve menzionare quella intitolata “Ostetriche, consulenti e violenza: il business della maternità sui social” (ottobre 2022). Nel novembre ha pubblicato il servizio “Dentro la rete di donne che santifica il dolore del parto”. In quest’indagine ha parlato di gruppi che idealizzano il dolore del parto come “prova” materna, con testimonianze e critiche a pratiche al limite del plagio.
“E tu, donna, partorirai con dolore”: chi c’è dietro il business della maternità sofferta è stato il tema dell’inchiesta pubblicata nel gennaio 2023. La Bubba ha esplorato il mercato dei corsi “ancestrali” e sciamanici, con esempi di profili social e figure come operatrici olistiche. Si è occupata anche del viaggio nella setta della maternità “fai da te” (quota d’ingresso 1.300 euro) nel gennaio 2023. La sua indagine si è concentrata sul gruppo “Mandala” o “Telar dei sogni”, descritto come una rete di sostegno economico ma con tratti settari, legato alla maternità spirituale.
Nel giugno 2024 ha pubblicato l’inchiesta “Le guru online della maternità sfidano la medicina”, fornendo un aggiornamento sulla rete di influencer che consigliano rimedi naturali al posto di farmaci, con community chiuse e corsi a pagamento. In seguito si è concentrata su “Il sequestro della Casa Maternità Le Maree e la mancanza di alternative al parto ospedaliero” (marzo 2024).
Maternità e vita privata di Francesca Bubba
Francesca Bubba è diventata madre per la prima volta nel 2021, quando ha dato alla luce suo figlio Mattia, in seguito ha avuto un secondo figlio Romeo Sole nato il 14 aprile 2025, sotto il segno dell’Ariete. A partire dalla sua esperienza personale, ha deciso di usare la maternità come forma di attivismo, criticando le narrazioni idealizzate e le disuguaglianze strutturali in Italia.
Spesso ha fatto riferimento al suo partner (marito/compagno). Non sono noti pubblicamente il nome o dettagli personali del partner, che mantiene un profilo basso. Insieme i due hanno creato il progetto educativo Bubbelli. Si tratta di una scuola online, focalizzata sulla crescita emotiva ed intellettiva dei bambini da 0 a 18 anni. Lui contribuisce con corsi sull’apprendimento, mentre lei si occupa degli aspetti emotivi. La Bubba descrive il suo compagno come una “spalla emotiva e intellettuale preziosa” e sottolinea il suo impegno nella divisione equa del lavoro di cura.
Dove vive?
Curiosità su Francesca Bubba
– Francesca è molto attiva online, dove ha avuto modo di raggiungere migliaia di follower con contenuti critici e solidali. Substack è la sua principale piattaforma, con newsletter su maternità, classe e azioni collettive; qui pubblica Cucina di Classe e riflessioni approfondite.
– Attraverso il suo profilo Instagram ha accresciuto la sua visibilità, condividendo storie personali, attivismo e critiche sociali. Francesca ha anche una presenza su Facebook, ma minore.
– Le sue inchieste per TPI hanno generato polemiche e diffide da parte dell’Ordine delle Ostetriche (nel 2025, in relazione a casi come la casa maternità “Il Nido”). Ma allo stesso tempo la divulgatrice ha spostato l’attenzione mediatica su figure come l’ostetrica “Bibi” (arrestata in Australia), un’inchiesta tradotta e distribuita anche all’estero.
– La Bubba ha tenuto un monologo critico al TPI Fest 2023 intitolato “E tu, donna, partorirai con dolore”. Ma ha anche pubblicato opinioni su temi come gli incentivi alla natalità del governo Meloni.Il suo lavoro su TPI ha rappresentato un pilastro della sua visibilità come attivista, culminato poi nel libro “Preparati a spingere” (2023).
– Francesca Bubba è apparsa in televisione principalmente come ospite in talk show, per discutere temi di: attualità, femminismo, maternità, diritti sociali e polemiche legate all’attivismo. Non risulta essere un’opinionista fissa in alcun programma, ma ha partecipato a puntate specifiche. Tra le sue apparizioni televisivi, ricordiamo quelle a: “Zona Bianca” (Rete 4), “Mattino5” (Canale 5), “Realpolitik” (Rete 4).
– La Bubba è intervenuta anche a “La Zanzara” (Radio 24), il programma condotto da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.