La BCE rivaluta il contante per specifici momenti storici: perché la Banca Europa difende la moneta fisica.
Negli ultimi anni, in molti hanno sostenuto l’importanza dei pagamenti elettronici ma, proprio in questo periodo, il sopravvento, la Banca Centrale Europea torna a difendere la moneta fisica. Nel suo ultimo bollettino economico, l’istituto sottolinea come il contante resti uno strumento fondamentale, soprattutto nei momenti di crisi. Ecco cosa è emerso in merito.
La BCE difende il contante: le motivazioni
L’analisi, intitolata Keep calm and carry cash, sottolinea come le emergenze globali — dalle crisi finanziarie alla pandemia, fino alla guerra in Ucraina — abbiano riportato in primo piano il valore delle banconote.
Nonostante la continua digitalizzazione, la domanda di contante nell’area Euro continua, infatti, ad aumentare. Negli ultimi vent’anni il valore complessivo delle banconote in circolazione è cresciuto in modo costante, superando in molti casi il 10% del PIL dell’area.

Anche durante la pandemia di COVID-19 si è registrato un picco nella richiesta di banconote, segno che, di fronte all’incertezza, i cittadini preferiscono avere una sicurezza tra le mani, garantita, per l’appunto, dal contante.
Quando il digitale si ferma, il contante salva
Dallo studio emergono episodi che confermano il ruolo strategico del contante. Uno dei casi più importanti, in tal senso, è il blackout avvenuto nella penisola iberica, che ha paralizzato per ore i sistemi di pagamento elettronici.
In quell’occasione, infatti, chi disponeva di denaro contante ha potuto continuare a fare acquisti e affrontare le necessità quotidiane, mentre chi aveva a disposizione solo carte e app di pagamento si è trovato in difficoltà.
Eventi come la crisi del debito del 2014, le turbolenze finanziarie del 2008 e l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 hanno confermato un fenomeno che si ripete, nel corso della storia: nei momenti di forte tensione, la popolazione si affida al contante.
Per questo motivo, diverse autorità europee — tra cui quelle dei Paesi Bassi, dell’Austria e della Finlandia — consigliano di tenere in casa un po’ di denaro liquido, tra i 70 e i 100 euro per ogni membro della famiglia, somma sufficiente a coprire i bisogni di base per circa 72 ore, tempo stimato per affrontare un’eventuale emergenza.