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Conti correnti e contanti, stretta UE: al via i controlli su risparmi e movimenti sospetti

salvadanaio maialino soldi

Arriva la stretta europea sul denaro contante e sui conti correnti, tra lotta al riciclaggio e controlli sempre più invasivi.

L’Unione Europea prepara una stretta che prevede, nei fatti, nuove regole sui conti correnti e sui limiti all’uso del contante. Bruxelles punta a costruire un sistema economico più trasparente, ma in molti temono che la lotta al riciclaggio finisca per intaccare la libertà economica individuale. Cosa c’è da sapere al riguardo.

Arrivano controlli serrati su contanti e conti correnti dall’UE

Negli ultimi mesi, l’UE ha lavorato ad un pacchetto di misure al fine di rafforzare il monitoraggio dei flussi di denaro, in modo da contrastare evasione, riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Tuttavia, le nuove disposizioni non riguardano solo i grandi patrimoni o le società offshore, bensì anche i semplici risparmiatori, coloro che gestiscono i propri risparmi in banca e conservano del contante in casa.

La novità più importante, dunque, riguarda i limiti all’uso dei contanti. A livello europeo, infatti, sarà fissato un tetto unico di 10.000 euro per i pagamenti in contante, mentre l’Italia continuerà a mantenere il limite più restrittivo, impostato a 5.000 euro.

martelletto corte europea
martelletto corte europea

Inoltre, le operazioni in contanti potranno avvenire solo entro soglie comprese tra i 3.000 e i 10.000 euro, in base al tipo di servizio. Ogni movimento, dunque, sarà soggetto ad una verifica più severa, soprattutto da parte delle banche e degli intermediari finanziari tenuti agli obblighi antiriciclaggio.

Il registro europeo dei conti correnti

Il punto più discusso della riforma è la creazione di un registro centralizzato europeo che raccoglierà i dati dei titolari dei conti correnti, cassette di sicurezza e portafogli digitali. Questo archivio, al quale potranno accedere solo le autorità competenti, rappresenta uno strumento potente contro le attività illecite, ma – al contempo – fa emergere dubbi sul rispetto della privacy.

Secondo quanto stabilito dal Parlamento Europeo, l’accesso alle informazioni sarà consentito solo in presenza di indagini ufficiali. Tuttavia, per molti cittadini, sapere che i propri dati economici saranno condivisi a livello europeo è motivo di preoccupazione.

I Paesi membri dovranno – dunque – aggiornare i propri sistemi informatici per renderli compatibili con il registro comune.

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ultimo aggiornamento: 5 Novembre 2025 9:54

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