Gian Maria Volonté è stato uno dei più grandi attori del cinema italiano: scopri tutte le curiosità sulla sua vita.
Ci sono attori che hanno fatto la storia del cinema italiano, e tra questi non si può non pensare a Gian Maria Volonté. Originario di Milano, è noto per la sua presenza magnetica e la recitazione matura, oltre che per il suo mimetismo. Il Francesco Rosi ha dichiarato che Volonté “rubava l’anima ai suoi personaggi”. Ma scopriamo tutti i dettagli e le curiosità sulla sua vita.
Chi era Gian Maria Volonté: biografia
Gian Maria Volonté è nato a Milano il 9 aprile del 1933 sotto il segno dell’Ariete. Pur nascendo nel capoluogo meneghino, è cresciuto a Torino.
Il padre era Mario, militare fascista originario di Saronno, che nel 1944 fu al comando della Brigata nera di Chivasso. La madre, invece, Carolina Bianchi, apparteneva a una famiglia di industriali milanesi. Gian Maria aveva anche un fratello di nome Claudio, anche lui attore, noto con il nome d’arte Claudio Camaso.
In seguito all’arresto del padre, la famiglia dell’attore visse in condizioni precarie. La madre di Gian Maria, per affrontare la crisi mise in affitto le camere di casa e vendette oggetti di valore.
A soli 14 anni il futuro attore lasciò gli studi per trovare un lavoro e aiutare la madre. Lavorò in Francia come raccoglitore di mele, ma quando tornò in Italia si iscrisse allo Studio Drammatico Internazionale I Nomadi di Edoardo Maltese.
Gian Maria Volonté: la carriera
Il suo debutto teatrale arrivò nel 1951, a 18 anni, con la compagnia “I Nomadi” di Edoardo Maltese. Più tardi si trasferì a Roma per frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica. Si fece conoscere nel panorama teatrale interpretando personaggi di grande rilievo, e prese parte alla realizzazione dei primi progetti televisivi.
L’esordio sul grande schermo avvenne nel 1960 con Sotto dieci bandiere di Duilio Coletti, e negli anni successivi lavorò anche come doppiatore. Il suo primo ruolo da protagonista al cinema fu quello di Salvatore Carnevale in Un uomo da bruciare, presentato nel 1962 alla Mostra del cinema di Venezia.
Uno dei suoi più grandi successi arrivò con il ruolo di Michelangelo Buonarroti, in un progetto realizzato con la Rai. A consacrarlo tra i più grandi attori del tempo fu la sua interpretazione in Per qualche dollaro in più di Sergio Leone. Da allora seguirono altri importanti progetti.
Una battuta d’arresto arrivò nel 1967, quando avrebbe dovuto interpretare Caravaggio ma, dopo interventi di censura da parte della Rai, l’attore presentò alla magistratura un’istanza di sequestro. Le polemiche portarono ad un allontanamento dalla televisione per oltre sedici anni.
Negli anni si dedicò a progetti per il cinema politicamente impegnati, che lo portarono ad una notorietà sempre crescente.
Tra gli anni ottanta e novanta, Volonté lavorò a singhiozzo, finché durante le riprese di Lo sguardo di Ulisse, il 6 dicembre 1994 l’attore morì improvvisamente sul set a causa di un infarto.
Gian Maria Volonté: la vita privata
L’attore sposò nel 1957 l’attrice Tiziana Mischi, ma si separarono nel 1962. Con l’attrice Carla Gravina ebbe, nel 1961, una figlia di nome Giovanna.
Più tardi, nel 1983, convolò a nozze con Armenia Balducci, sceneggiatrice e regista cinematografica, con cui aveva una relazione già dal 1968. Negli ultimi anni di vita ebbe una relazione con Angelica Ippolito, figlioccia di Eduardo De Filippo.
Curiosità su Gian Maria Volonté
-Le spoglie dell’attore riposano sotto un albero nel piccolo cimitero de La Maddalena, in Sardegna.
-È stato iscritto al Partito Comunista Italiano.
-Aiutò l’amico Oreste Scalzone, militante di Autonomia Operaia, a fuggire al mandato di cattura e lo ha scortato clandestinamente con la sua barca in Corsica.
